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Incidente di Marcoule, il governo rassicura: “Nessun pericolo”

Non si tratta di una nuova Fukushima. L’autorità per la sicurezza nucleare francese ha dichiarato finita l’emergenza. Pd e Idv: “Il Governo riferisca in Parlamento sui rischi dell’Italia”.
A cura di Susanna Picone
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Tensione altissima ieri a Marcoule, nel Sud della Francia, dove è esplosa una fornace di un impianto di trattamento delle scorie nucleari. I primi aggiornamenti parlavano di un morto e quattro feriti ma subito ciò che preoccupava era il rischio di un allarme radioattivo. Rischio, oggi, scongiurato dal governo francese che parla di “incidente terminato”. Lo ha annunciato l’Autorità della Sicurezza Nucleare (Asn). “L’incidente non comporta problemi radioattivi né azioni di protezione delle popolazioni”, di conseguenza viene sospesa la sua unità di crisi.

L'Asn ha attivato una cellula di emergenza subito dopo l'incidente dichiarato poi concluso alle 16. Nessuna misura di sicurezza è stata adottata per i dintorni della centrale, dove l’aria è comunque monitorata costantemente e non si registrano variazioni di radioattività.

“ L’unità interessata si trova in un edificio di cemento, di conseguenza l’esplosione non dovrebbe aver provocato alcuna fuga radioattiva ”
Istituto di Radioprotezione

Sul posto intanto è attesa nel pomeriggio il ministro dell’Ecologia, Nathalie Kosciusko-Morizet, per partecipare a una riunione per valutare gli eventuali impatti ambientali. In ogni caso il Governo rassicura che non vi è stata alcuna fuga radioattiva. “Non c’è stato bisogno di alcuna misura di isolamento o di evacuazione”, precisa il ministero degli Interni.

La paura del nucleare in Italia è sempre viva e anche in questo caso si è avvertita immediatamente (Marcoule dista circa 250 km dai nostri confini). Come dire, l'Italia che nonostante la sua neutralità nucleare non si sente al sicuro avendo più di trenta impianti di trattamento dell’uranio a ridosso del proprio confine che possono produrre i medesimi danni di una centrale realizzata nel proprio territorio. Fortunatamente non sembra questo il caso ma i nostri politici, nel frattempo, hanno chiesto che il governo riferisca in Parlamento a proposito della questione. Idv e Pd ricordano la recente scelta referendaria dell’Italia che ha detto no al nucleare. A tranquillizzare gli animi ci ha pensato il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che, dopo aver avuto rassicurazioni anche dalla rete di esperti dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha sottolineato come la situazione sia in “costante monitoraggio” soprattutto con rilevazioni effettuate nel nord-ovest del nostro Paese, le zone più esposte ai rischi di possibili fughe radioattive.

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