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Incidente ferroviario a Brandizzo, ultime news

Incidente a Brandizzo, Camusso (Pd) a Fanpage: “Morti sul lavoro, una continua strage dimenticata”

La senatrice del Pd ed ex segretaria generale Cgil Susanna Camusso ha commentato, parlando con Fanpage.it, la morte di cinque operai nell’incidente ferroviario avvenuto a Brandizzo, vicino a Torino. “Ciò che mi colpisce di più è che la strage quotidiana non viene vista”, ha detto.
A cura di Luca Pons
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Susanna Camusso, ex segretaria generale della Cgil e senatrice del Partito democratico, ha commentato a Fanpage.it l'incidente ferroviario di Brandizzo, dove cinque operai sono stati uccisi dal passaggio di un treno in corsa: "Il dibattito di queste ore su quale può essere l'origine, mi dice che ci sono tecnologie che permetterebbero di monitorare i sistemi, di attivare allarmi, e invece non vengono mai utilizzate".

Effettivamente sono già partite le ricostruzioni per tentare di capire il perché dell'incidente. I carabinieri hanno fatto sapere che i lavoratori stavano sostituendo un tratta di binario vicino alla stazione, che si trova a poco più di un chilometro da Torino. L'altra informazione diffusa è che il treno viaggiava a 160 chilometri all'ora. Secondo Ferrovie dello Stato, che ha espresso il suo cordoglio alle famiglie delle vittime, la velocità del mezzo era entro i limiti. Il problema principale è che, secondo la procedura da seguire in questi casi, i lavori avrebbero dovuto iniziare solo dopo il suo passaggio.

Camusso, che ha un lungo passato da sindacalista e oggi siede in commissione Lavoro a Palazzo Madama, ha allargato il campo della discussione: "Non c'è solo un problema di tragedia singola, che indubbiamente si è consumata. Innanzitutto è la dimostrazione che non c'è una cultura della prevenzione". Infatti, ha ribadito, "ci sono tecnologie" per prevenire episodi simili "che non vengono mai utilizzate. Come se tutto fosse scopribile solo a posteriori, mai in termine di prevenzione".

Ma la questione va oltre, per la senatrice, e riguarda il silenzio con cui la maggior parte delle morti sul lavoro viene accolta. Oggi la strage ha portato alle condoglianze di molti esponenti del governo, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato una commissione d'inchiesta su quanto avvenuto, e anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto: "Morire su lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza", ha detto. Ma i morti sul lavoro denunciati all'Inps nei primi sei mesi di quest'anno sono stati 450.

Un dato in ribasso del 2,8% rispetto all'anno scorso, ma che parla comunque di 450 persone uccise mentre facevano il loro lavoro. "Quello che mi colpisce più di tutto", ha quindi concluso Camusso, "è che la strage quotidiana non è vista. Oggi le homepage dei quotidiani hanno improvvisamente i numeri dei morti sul lavoro dall'inizio dell'anno…", ma non basta pensarci adesso, è il sottinteso. "È una strage dimenticata. Una continua strage dimenticata".

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