Inchiesta su Gioventù Nazionale, Schlein: “Grave attacco di Meloni alla libertà di stampa”
La segretaria del Pd Elly Schlein ha commentato le gravissime dichiarazioni rilasciate da Giorgia Meloni in merito all'inchiesta di Fanpage.it, ‘Gioventù Meloniana'.
La leader dem è intervenuta da Napoli, quasi in contemporanea con il commento pubblicato da Giuseppe Conte sui social: "Trovo molto grave che Fratelli d'Italia e la presidente del Consiglio Meloni abbiano trovato un'altra occasione per fare un attacco frontale alla libertà di stampa anziché affrontare il merito di quello che emerge da quell'inchiesta, che dimostra un problema gravissimo nella sua base e nella sua giovanile, di antisemitismo, razzismo, apologia di fascismo".
A margine di un appuntamento alla vigilia della parata del Napoli Pride, la leader dem ha aggiunto: "E questo va affrontato e questo ci si aspetta da chi siede nelle istituzioni, da chi ha giurato su una Costituzione che dice cose chiare, che è antifascista come tutti noi. Sono valori comuni su cui tutti coloro che siedono nelle istituzioni e fanno politica dovrebbero riconoscersi. Trovo, quindi, molto grave che anziché affrontare il merito che emerge da quella inchiesta si sia trovata un'ulteriore occasione per rinnovare un attacco alla libertà di stampa e al diritto di informazione dei cittadini", ha concluso Schlein.
Giorgia Meloni nel suo intervento da Bruxelles, costretta a commentare la seconda parte del video di Fanpage.it sul movimento giovanile del suo partito davanti alle gravi offese antisemite ricevute dalla sua senatrice, Ester Mieli, derisa e insultata apertamente con frasi razziste pronunciate da Flaminia Pace, è passata al contrattacco. "Chi ha sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici ha sbagliato casa perché questi sentimenti sono incompatibili con Fratelli d'Italia", ha premesso. Subito dopo, però, ha attaccato i metodi utilizzati dai giornalisti del team Backstair per realizzare il servizio, rivolgendosi a Sergio Mattarella: "Infiltrarsi nelle riunioni dei partiti politici è da regime", ha sentenziato. "Perché nessuno in 75 anni ha ritenuto di infiltrarsi in un partito politico e riprendere segretamente le riunioni? È consentito? Lo chiedo ai partiti politici" e anche "al Presidente della Repubblica".