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Inchiesta su Coppa America, De Magistris: “Sono sereno ma amareggiato”

Il sindaco di Napoli difende il fratello Claudio e il capo di gabinetto dell’Ente, Auricchio, indagati dalla procura su presunti illeciti negli appalti per l’America’s Cup: “Se qualcuno pensa di fiaccarmi o di farmi mollare, ha sbagliato indirizzo”. Anche un altro indagato, il capo degli Industriali di Napoli, Graziano, si difende: “Mai gestito appalti”.
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Inchiesta sulle due edizioni dell'America's Cup a Napoli: Luigi de Magistris difende il fratello e collaboratore, Claudio e Attilio Auricchio, suo capo di Gabinetto, entrambi indagati nell'ambito di una inchiesta della Procura di Napoli su presunte turbative d'asta per gli appalti della Coppa America di vela. "Sono assolutamente sereno, come sempre. Sono, altresì, convinto che i miei collaboratori abbiano agito con correttezza, a partire da mio fratello Claudio, come dimostreranno le indagini della magistratura in cui ho fiducia – esordisce il sindaco, ex pubblico ministero -. Non posso però nascondere il profondo senso di amarezza personale che sento in questo momento, soprattutto perchè sto svolgendo questo impegno di amministratore con determinazione, rischi, abnegazione, coraggio e passione, senza risparmiarmi un attimo, nel solo ed esclusivo interesse della città che amo. Una amarezza che diventa più forte tenendo conto che mio fratello, da due anni, lavora con grande dedizione, in modo totalmente gratuito, per l'amministrazione e per la città. E di questo avverto da tempo un senso di colpa per il fatto che abbia deciso, senza remunerazione alcuna, di impegnare la sua vita per la città e per aiutarci a farla tornare ad essere protagonista sul piano internazionale, come sta avvenendo, attese le sue indubbie competenze artistico-manageriali. Un uomo perbene".

L'ex pm de Magistris, da due anni alla guida del Comune di Napoli, continua: "Se qualcuno pensa di fiaccarmi o di farmi mollare, ha sbagliato indirizzo o non mi conosce a sufficienza: mi hanno strappato la toga ma non l'essere magistrato vero sino al midollo, non mi hanno soffocato il cuore e le idee. Mi hanno solo reso sempre più forte dentro l'anima. In questa città c'è chi non tollera che abbiamo messo alla porta affaristi, camorristi e lobbisti e si cerca il nostro tallone di Achille. Lo troveranno prima o poi: è la nostra follia di non avere interessi personali. Siamo una casa di vetro, accomodatevi, non abbiamo scheletri, siamo umani con i nostri errori e i nostri difetti, noi andiamo avanti, in direzione ostinata e contraria, senza sosta e senza temere nulla". Si difende anche un altro degli indagati, Paolo Graziano, capo dell'Unione Industriali di Napoli: "Acn, nel periodo di mia gestione, quindi in occasione della prima edizione 2012 di America's Cup Napoli, non ha mai gestito procedure di appalto, essendo tale attività di competenza dell'Amministrazione Comunale – afferma, riferendosi all'azienda gestore dell'evento Coppa America -. Sorprende pertanto la decisione delle Autorità preposte di effettuare questa mattina una perquisizione presso la sede di Palazzo Partanna, operazione che – aggiunge – è opportuno precisare, ha avuto comunque esito negativo. Nell'auspicare che al più presto si faccia piena luce sulla vicenda, confermo la piu' totale fiducia nell'operato della magistratura".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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