Inchiesta Liguria, Toti davanti ai pm per l’interrogatorio: perché il governatore potrebbe dimettersi
Oggi Giovanni Toti parlerà. Il governatore della Liguria, accusato di corruzione e agli arresti domiciliari in via cautelare, è atteso per l'interrogatorio davanti ai pm genovesi. A loro Toti potrà fornire la sua versione dei fatti in merito all'inchiesta che lo vede coinvolto, a partire dal rapporto con l'imprenditore Aldo Spinelli e dai presunti finanziamenti ricevuti in cambio di favori riguardanti alcune pratiche di interesse del terminalista.
Toti sarà chiamato a rispondere anche dei tre bonifici da 55 mila euro, spuntati tra le carte dell'inchiesta, che sarebbero stati versati dal conto del suo Comitato elettorale a quello personale del governatore. Un'operazione ritenuta sospetta dalla procura genovese che ora vuole vederci chiaro. Al centro dell'indagine, infatti, ci sono i finanziamenti illeciti (per un totale di 74mila euro) che il governatore avrebbe ottenuto da Spinelli a ridosso di diverse competizioni elettorali tra il 2021 e il 2023. "Quando ci vediamo, che ti devo chiedere un po' di robe come al solito, di questi tempi?", è quanto avrebbe detto Toti all'imprenditore in una delle intercettazioni riportate all'interno dell'ordinanza. A sua volta l'ex presidente del Genoa avrebbe richiesto una serie di favori riguardanti delle pratiche pendenti in Regione, come il rinnovo del Terminal rinfuse alla società degli Spinelli o la privatizzazione della spiaggia di Punta dell'Olmo.
Dopo essersi inizialmente avvalso della facoltà di non rispondere, il presidente della Liguria ha poi dichiarato di non aver commesso alcun reato, ribadendo tramite i suoi legali, la volontà di dimostrare la correttezza del suo operato davanti ai pm. "Toti afferma di aver fatto ciò che ha fatto in altre centinaia di casi, di cui faremo un elenco, sia per chi ha contribuito ai suoi Comitati sia per chi non lo ha fatto. Perché guardava all’interesse pubblico che era di agevolare gli investimenti in Liguria. Molti sono andati da lui. Qualcuno mandato anche dall’opposizione. Ma si è sempre comportato con tutti allo stesso modo e alla luce del sole", ha dichiarato al Corriere della Sera l'avvocato Stefano Savi . "Non vedeva nulla di male ad invitare a contribuire come ha fatto con Spinelli, che ha dato soldi a tutti i partiti. I fondi che arrivavano passavano per vie ufficiali rispettando le regole, quando ciò non è avvenuto i finanziamenti sono stati rifiutati o restituiti".
Quello dell'interrogatorio sarà un momento decisivo non solo per il governatore, ma anche per il futuro della giunta ligure. Per i legali di Toti sarà l'occasione per richiedere la revoca dei domiciliari. Se concessa il governatore avrà modo di affrontare un'altra questione che al momento è rimasta sospesa, quella legata alle sue dimissioni. "Prima di prendere qualsiasi decisione il mio cliente vuole confrontarsi con gli alleati", ha detto l'avvocato. Un confronto che sarà possibile se il governatore vedrà revocata la misura cautelare imposta dal gip. Nelle ultime ore sono quattordici le persone informate sui fatti e sentite dalla Guardia di Finanza di Genova. Di questi otto testimoni sarebbero stati ascoltati in merito ai fatti corruzione, sei rispetto alle vicende legate al voto di scambio. Nei prossimi giorni sono attese anche le audizioni del sindaco di Genova Marco Bucci e dell'armatore di Msc Gianluigi Aponte. Resta aperta invece la questione delle trascrizioni dell'interrogatorio del figlio di Spinelli, Roberto. Un perito proverà a risolvere il giallo sull'aggettivo "illeciti" (o "leciti "come sostiene Spinelli Jr) relativo ai finanziamenti e riportato nel verbale del colloquio con i pm.