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Inchiesta in Liguria e arresto di Giovanni Toti

Inchiesta Liguria, gli avvocati di Giovanni Toti chiedono la revoca dei domiciliari per il governatore

Bisogna trovare il giusto equilibrio costituzionale tra la tutela del processo, quella della volontà popolare e le necessità amministrative della Regione: lo scrivono gli avvocati di Giovanni Toti in una nota chiedendo la revoca dei domiciliari per il governatore ligure.
A cura di Annalisa Girardi
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Gli avvocati di Giovanni Toti chiedono la revoca dei domiciliari per il governatore ligure, agli arresti dallo scorso 7 maggio con l'accusa di corruzione. "Riteniamo che oggi vi siano le condizioni per la revoca della misura, o, in subordine, per una sua attenuazione. Quanto al rischio di reiterazione del reato, la celebrazione della tornata elettorale supera una delle motivazioni addotte per la misura cautelare", ha scritto in una nota il legale Stefano Savi, precisando che le prossime consultazioni elettorali in Liguria "si terranno infatti tra circa un anno e mezzo e riguarderanno proprio il rinnovo del Consiglio regionale" e che "ove si prendesse a riferimento tale futuro impegno politico, appare evidente che la sospensione dalla funzione di presidente legata alla misura cautelare andrebbe a connotarsi come una vera e propria decadenza, non prevista dalla legge proprio per tutelare la volontà popolare espressa con libere elezioni".

Insomma, per parafrasare, se non c'è il pericolo che Toti possa ripetere le azioni di cui è accusato, non c'è più alcun motivo per mantenere la misura cautelare dei domiciliari. "Le indagini svolte in questi quattro anni, le recenti audizioni di indagati e persone informate sui fatti e le ulteriori attività effettuate, portano a ritenere l'insussistenza della necessità di ogni ulteriore protrazione della misura finalizzata a tutelare la prova. Alla luce di ciò, si ritengono non più sussistenti le esigenze cautelari indicate dal gip", ribadisce l'avvocato. Per poi concludere sottolineando che sia necessario tenere conto del giusto equilibrio costituzionale tra la tutela del processo, quella della volontà popolare e le necessità amministrative della Regione.

Intanto, analizzando i dati del voto in Liguria per le elezioni europee c'è chi si chiede se la maxi inchiesta per corruzione abbia pesato o meno alle urne: nella Regione Fratelli d'Italia e Partito democratico sono alla pari con il 26% dei voti, nella provincia di Genova i dem vanno al primo posto prendendo il 28% dei voti, contro il 24% di quelli ottenuti dal partito di Giorgia Meloni. Ci sono diversi elementi da prendere in considerazione: la rimonta dei dem sulle forze politiche di maggioranza d'altronde non è un fenomeno regionale – ha interessato tutto il Paese – ma è possibile che in Liguria sia stata spinta anche dagli ultimi fatti di cronaca.

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