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Caso dossieraggi e dati rubati

Inchiesta dossieraggi, Piantedosi dice che i dati rubati servivano per colpire gli avversari politici

L’inchiesta sui dossieraggi condotta dalla Procura di Milano ha travolto anche la politica. Durante il question time al Senato il ministro Piantedosi ha avvertito sull’utilizzo di quei dati “non solo per scopo di lucro, ma anche per attaccare gli avversari politici alterando le regole della democrazia”.
A cura di Giulia Casula
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La maxi inchiesta sui dossieraggi illeciti condotta dalla Procura di Milano continua ad infittirsi. Come è emerso dalle carte a esser finiti nel mirino della presunta attività di spionaggio svolta dalla società investigativa Equalize, sono diversi personaggi politici come Ignazio La Russa o Matteo Renzi. 

Oggi, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è intervenuto durante il question time al Senato per spiegare alcuni degli interventi pensati dal governo per fronteggiare il fenomeno dei dossieraggi. "Lo scorso dicembre ho dato mandato al capo della Polizia di procedere all'aggiornamento della Commissione tecnica, non operativa da decenni, incaricata per legge di analisi costanti per garantire standard sempre più elevati nella gestione delle informazioni sensibili", ha dichiarato. "Abbiamo dunque già avviato i lavori per l'implementazione e il potenziamento del livello di sicurezza del sistema attraverso la definizione di criteri e misure tecniche più stringenti per l'accesso al Centro elaborazione dati".

Sugli accessi abusivi "ove accertati, il governo e il ministero dell'Interno saranno estremamente severi", ha assicurato. "La stessa severità sarà riservata anche nei confronti di coloro i quali dovessero risultare responsabili di comportamenti omissivi rispetto a compiti di controllo e vigilanza già previsti dalle attuali regole di sicurezza", ha aggiunto.

Il capo del Viminale è poi entrato nel vivo della question. "Le indagini di Milano, ma anche quelle che nel recente passato hanno evidenziato attività illecite finalizzate al dossieraggio, pongono il tema della gravità di comportamenti di chi potrebbe utilizzare dati illecitamente acquisiti, non solo per scopo di lucro, ma anche per attaccare gli avversari politici alterando le regole della democrazia", ha avvertito. "Il quadro degli illeciti che emerge, al momento, è preoccupante e impone a tutti gli attori del sistema di sicurezza di effettuare ogni accertamento e ogni approfondimento necessari", ha proseguito.

Piantedosi ha fatto sapere inoltre, di aver stanziato oltre 700milioni di euro per implementare i sistemi della pubblica amministrazione. "Per il potenziamento delle reti dei servizi e dei sistemi cyber della pubblica amministrazione, abbiamo finanziato con oltre 715 milioni di euro specifiche progettualità che saranno sottoposte ad azione di monitoraggio", ha dichiarato.

"Il costante impegno sul versante della sicurezza informatica trova ulteriore conferma nell'aver dato concretezza, dallo scorso febbraio, al Servizio per la sicurezza cibernetica nell'ambito del Dipartimento della pubblica sicurezza, presso cui operano specialisti che curano le attività inerenti alla sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e delle infrastrutture informatiche in uso al Ministero dell'interno, in linea con i più aggiornati standard previsti a livello internazionale", ha concluso.

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