Inchiesta Fanpage sui rifiuti, Fratoianni annuncia interrogazione parlamentare: “Costa chiarisca”
Il deputato di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, chiede al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di fare luce sulla vicenda della Sesa di Este dopo la pubblicazione dell’inchiesta di Fanpage.it sullo sversamento dei rifiuti in Veneto. Fratoianni interviene attraverso una nota chiedendo a Costa di chiarire questa vicenda e, in particolare, di soffermarsi su eventuali coinvolgimenti in ambienti del ministero. Per questo motivo il deputato di Si annuncia una interrogazione in Parlamento, sottolineando anche l’offerta di 300mila euro avanzata ai giornalisti di Fanpage.it (e rifiutata) per evitare l’inchiesta che ha poi portato alle dimissioni di un collaboratore del sottosegretario all’Ambiente.
Nella nota Fratoianni riepiloga, in breve, quanto emerso in seguito all’inchiesta pubblicata da Fanpage.it: “Nelle scorse ore il consulente dell’immagine e della comunicazione della sottosegretaria leghista all’Ambiente si è dimesso dal proprio incarico, perché ‘beccato’ da un’inchiesta giornalistica mentre prospettava a dei giornalisti di Fanpage una sponsorizzazione di centinaia di migliaia di euro per cercare di controllare e forse di evitare che venisse resa pubblica un’ inchiesta sul business del compost in Veneto”.
Il deputato di Sinistra italiana ringrazia i giornalisti di Fanpage.it e sottolinea ancora: “È un primo passo per la legalità, e di questo ringraziamo i giornalisti di Fanpage, però sarà necessario che il ministro Costa faccia luce fino in fondo su questa vicenda: come è possibile che rappresentanti di società private del settore abbiano incarichi di consulenza del governo? Serve trasparenza fino in fondo”. “E forse – conclude l’esponente di Si – non sarebbe male che il materiale e tutti i video dell’inchiesta giornalistica fossero acquisiti dalla magistratura. Anche per capire se ci sono ulteriori e più opachi rapporti tra società private del settore, ambienti del ministero e della politica”. Per tutti questi motivi Fratoianni annuncia che sulla vicenda presenterà “un’interrogazione in Parlamento”.