Inchiesta Fanpage, sindacato giornalisti e Fnsi: “Al fianco colleghi che respingono intimidazioni”
Dopo l’inchiesta di Fanpage.it sullo sversamento dei rifiuti in Veneto e sulla vicenda della Sesa di Este, il Sindacato unitario giornalisti della Campania e la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) esprimono la loro vicinanza a tutti i giornalisti della redazione di Fanpage.it. “Il Sindacato unitario giornalisti della Campania e la Federazione Nazionale della Stampa italiana sono al fianco dei colleghi di Fanpage.it che hanno respinto intimidazioni e mazzette e hanno portato a termine la loro inchiesta sui rifiuti”. Il riferimento è all’offerta di 300mila euro con cui si chiedeva, in sostanza, di mettere a tacere l’inchiesta condotta dal team ‘Backstair’: offerta rifiutata da Fanpage.it.
Il sindacato e la Federazione nazionale della stampa colgono l’occasione per sottolineare l’importanza del ruolo svolto dai “cronisti che lavorano in prima linea” e che sono “continuamente e inevitabilmente sotto attacco”. Entrambi, quindi, si congratulano con la redazione di Fanpage.it e con chi ha realizzato l’inchiesta sullo sversamento dei rifiuti nella cittadina veneta di Este: “Complimenti al direttore e a tutta la redazione. Ci auguriamo adesso che la magistratura apra un’inchiesta che faccia chiarezza su una vicenda inquietante che, per ora, ha già portato alle dimissioni del consulente del Governo Fabrizio Ghedin”.
In giornata è infatti arrivata la notizia delle dimissioni da parte di Fabrizio Ghedin dal suo incarico istituzionale di consulente per la comunicazione della sottosegretaria leghista Vannia Gava: dimissioni accettate con tanto di richiesta di revocare la collaborazione con effetto immediato. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania e la Federazione nazionale della stampa italiana hanno inoltre convocato una manifestazione per i prossimi giorni: “Abbiamo invitato i colleghi a partecipare ad una manifestazione che nei prossimi giorni si terrà a San Giovanni a Teduccio alla quale parleranno giornalisti minacciati da tutta Italia”.