Inchiesta Fanpage, le parole di Liliana Segre: “Sarò cacciata ancora dal mio paese?”
Dopo giorni di dibattito attorno all'inchiesta Gioventù Meloniana di Fanpage.it è arrivato anche il commento, durissimo e preoccupato, della senatrice a vita e superstite della Shoah Liliana Segre. "Io credo che queste derive che sono venute fuori in questa ultima settimana in modo eclatante ci siano sempre state. Nascoste, non esibite, ma ci sono sempre state", ha spiegato durante un'intervista rilasciata a Marianna Aprile nel corso della puntata odierna della trasmissione "In Onda" su La7.
Segre: "Io mi ricordo i motti nazisti non per sentito dire"
Segre ha raccontato non solo l'impressione provocata in lei dalla visione del servizio di Fanpage.it, ma ha anche constatata che la destra italiana non ha fatto i conti fino in fondo con l'antisemitismo e le origini fasciste ("queste derive nascoste ci sono sempre state"), e che oggi che è al governo e più potere che mai, c'è chi si sente giustificato a esibire idee che prima si pronunciavano con più accortezza. Una situazione che non può che preoccupare gli ebrei italiani.
"Credo che con questo governo si approfitti di questo potere grande della destra, che del resto è stata votata ed è andata al governo, non è che sia rivoluzionaria, e non ci si vergogni più di nulla. – a proseguito – Io ho seguito nelle varie trasmissioni questa seduta, chiamiamola così, inneggiante anche a ‘Sieg Heil', quindi anche con questo motti nazisti che purtroppo io ricordo in modo diretto e non per sentito dire. Ora alla mia età dovrò rivedere di nuovo questo? Dovrò essere cacciata dal mio Paese da cui sono stata già cacciata una volta?".
Donzelli (FdI): "Ascoltiamo Segre con massima attenzione"
Tra i commenti politici alle parole di Segre il più significativo quello di Giovanni Donzelli, deputato e responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, che ha risposto alle domande dell'agenzia AGI. "Ascolteremo stasera, come anche nelle occasioni passate, con la massima attenzione e il massimo rispetto le parole della senatrice Segre. Sono sempre un monito per tutti gli orientamenti politici. La senatrice Segre quando si riflette sul pericoloso germe dell'antisemitismo è un simbolo di tutta la nazione. Un simbolo che deve essere rispettato da tutti senza polemiche e senza strumentalizzazioni", ha dichiarato Donzelli.
L'antisemitismo dei giovani di Fratelli d'Italia
Il riferimento di Segre è in particolare alla seconda puntata dell'inchiesta presentata lo scorso mercoledì, dove si sentono i giovani militanti di Fratelli d'Italia ripetere i peggiori luoghi comuni antisemiti e fare discorsi sulla razza. Grande imbarazzo anche per le parole di alcuni giovani dirigenti sulla senatrice Ester Mieli, ex portavoce della comunità ebraica e tra le altre cose vice presidente proprio della commissione sull'odio razziale presieduta da Segre.
Proprio la vicinanza di Mieli all'organizzazione giovanile dove dopo la sua visita venivano esibiti saluti romani e "Sieg Heil", avrebbe provocato molta preoccupazione nella senatrice vita, come raccontato nei retroscena da diversi quotidiani. A seguito della pubblicazione sono arrivate le condanne e le richieste al partito della premier Giorgia Meloni di prendere le distanze e provvedimenti immediati da parte della Comunità ebraica di Milano e della Comunità ebraica di Roma.