backstair / Gioventù Meloniana: inchiesta su giovani di FdI

Inchiesta Fanpage, Formigli: “I responsabili verranno cacciati ma Fratelli d’Italia non cambierà”

Secondo Corrado Formigli quanto rivelato da Gioventù Meloniana, l’inchiesta di Fanpage sulla giovanile di FdI, non riguarda poche mele marce, ma un intreccio ben più profondo e articolato. “Allora ditemi, quando noi chiediamo a Giorgia Meloni, perché non si dice antifascista. Come può farlo?”, chiede il giornalista.
A cura di Giulia Casula
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"Credo che il responsabile della cazzata verrà cacciato. Ci sarà una epurazione all'interno, perché si sono fatti scoprire, ma non credo che cambierà la struttura del partito." Ne è sicuro Corrado Formigli, che ospite alla proiezione della seconda puntata dell'inchiesta al Monk di Roma, ha raccontato la vicinanza alla simbologia fascista di alcuni storici esponenti di Fratelli D'Italia, a partire dal presidente del Senato Ignazio La Russa fino a Marco Nonno, coordinatore del partito a Napoli.

Ignazio La Russa "ha una collezione di busti e di effigi di Mussolini a casa ed è quello che definisce gli attentatori nazisti di via Rasella una banda di di pensionati", racconta il conduttore di Piazza Pulita. "È sempre quello che il 28 marzo del 2021 da vice presidente del Senato riceve Fiore e Castellino in Senato. Un mese o due dopo abbiamo l'assalto alla Cgil di Fiore e Castellino ricevuti dal vice presidente del Senato che poi verrà promosso presidente del Senato".

All'epoca dell'assalto, Meloni dichiarò che si trattasse di un fatto grave ma che non sapesse quale fosse la matrice. "Lo sa benissimo. Sa che è una matrice fascista e quelli che ha ricevuto La Russa, cioè Fiore e Castellino facevano il servizio di scorta a Giorgia Meloni nel 2008 quando andava le commemorazioni di Acca Larenzia assieme a Giuliano Castellino, pluripregiudicato pregiudicato", osserva Formigli.

Un altro nome è quello di Paola Frassinetti, sottosegretario all'istruzione del governo italiano. "Frassinetti è una conclamata neofascista, una che partecipa il 25 aprile al Campo della memoria a Milano e ha preso come sua assistente pagata da noi contribuenti italiani la figlia di Ines Pedretti, Rainaldo Graziani figlio del fondatore di Ordine Nuovo. Insieme, alla corte dei Brüt nel Nord Italia, ricevevano il figlio dell'ufficiale neonazista Bichler. Ad Atreju erano tutti assieme, Arianna Meloni,Paola Frassinetti, l'assistente di Paola Frassinetti, Ines Pedretti", prosegue il giornalista.

"Sempre da lì passa l'attuale governatore delle Marche, Acquaroli, che da deputato da deputato della Repubblica nel 2019 organizza la cena fascista in occasione della marcia su Roma insieme ad altri alti dirigenti di di Fratelli d'Italia. Dopo questa bella festa in cui c'è la torta con l'effigie del Duce, Acquaroli viene giustamente promosso da deputato a governatore delle Marche", racconta Formigli.

Poi c'è il coordinatore di Fratelli d'Italia a Napoli, Marco Nonno. "Lui festeggia con le torte di Mussolini, passeggia per Napoli facendo il saluto fascista, paga i le tessere di iscrizioni di Fratelli d'Italia per essere eletto a capo di FdI Napoli e quando viene eletto rimane là", dice il giornalista. "Questi sono quelli che si incontrano ad Atreju. L'ultimo della della serie è un simpatico personaggio che si è riuscito a mantenere un pochino in disparte, ma è il segretario organizzativo di Fratelli d'Italia a Rieti attuale, molto amico anche lui di Pala Frassinetti e di Arianna Meloni", racconta ancora.

"Questo simpatico signore nel 2007 partecipe insieme a 22 neonazisti ai festeggiamenti per il compleanno di Hitler in una birreria sul lago di Varese a suonare sono Un simpatico gruppo che si chiama "99 Fosse"e che cantano una canzone con una rima molto carina sei milioni di ebrei e lo rifarei bene". Ecco mi chiedevate se si tratta di poche mele marce, ma in questo breve racconto si incrocia la Presidente del Consiglio e sua sorella con l'ultimo dei giovani di gioventù nazionali o delle periferie del partito", ribadisce Formigli. "Allora ditemi quando noi chiediamo a Giorgia Meloni, perché non si dice antifascista. Ma come può farlo?", domanda in conclusione.

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