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Inchiesta Fanpage, anche Pd chiede verifiche a Valditara: “La Cattiva Scuola mostra situazione preoccupante”

All’indomani dell’inchiesta di Fanpage.it La Cattiva Scuola, le opposizioni sono compatte nel voler portare quanto emerso sul mercato dei titoli in Parlamento. Anche il Pd infatti ha annunciato che presenterà un’interrogazione al ministro Valditara.
A cura di Giulia Casula
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All'indomani dell'inchiesta di Fanpage.it sul business delle certificazioni vendute agli aspiranti insegnanti per guadagnare punti in graduatoria, le opposizioni sono compatte nel voler portare il caso in Parlamento. Anche il Partito democratico ha annunciato che presenterà un'interrogazione al ministro Valditara per chiedere di far luce su una "situazione molto preoccupante".

"L'inchiesta di Fanpage La Cattiva Scuola sul mercimonio dei titoli, mostra le falle di un sistema non adeguatamente strutturato e controllato che rischia di creare un grave vulnus per ciò che riguarda il rilascio e le certificazioni di titoli di servizio falsi e i titoli di sostegno acquisiti all'estero in università semisconosciute. Una situazione molto preoccupante che impone al Ministro Valditara tutti gli approfondimenti del caso", ha dichiarato Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd.

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Intanto dal ministero dell'Istruzione è arrivata una prima reazione all'inchiesta, con una nota in cui ha voluto ribadire l'impegno del governo nel contrasto ai cosiddetti diplomifici. Contrasto che tuttavia, come emerge dall'inchiesta, non pare finora aver prodotto i risultati sperati.

Anche per questo, il Pd presenterà un'interrogazione "per sapere cosa il ministero intenda fare di fronte a una situazione che compromette la qualità dell'insegnamento e mette a rischio la legalità e la serietà dei percorsi di abilitazione alla docenza. Per sollecitare controlli ma, ancor di più, azioni concrete che privilegino la qualità del percorso di formazione docente e non la semplice acquisizione di titoli", ha annunciato la deputata. Quanto denunciato dall'inchiesta, che mostra le falle nel sistema scolastico italiano, "è molto grave", ha ripetuto.

"I controlli e le verifiche sono indispensabili ma non sufficienti. Occorrono interventi specifici per garantire pienamente la qualità della formazione dei docenti. Verificare chi offre i percorsi di formazione, le modalità con cui si realizzano e vengono verificati. Valorizzare e promuovere la formazione in presenza. Il ministero dell'Istruzione deve intervenire in modo deciso su questo, all'insegna effettiva del merito e della trasparenza. Aspettiamo il ministro in Commissione per confrontarci sulle soluzioni che vuole mettere in campo", ha concluso Manzi.

La stessa richiesta, dopo l'uscita del lavoro realizzato dal team di Backstair, è arrivata oggi sia da Alleanza Verdi-Sinistra che dal Movimento 5 Stelle, che hanno chiesto a Valditara di intervenire per eliminare quanto prima il mercato nero dei titoli. Alla denuncia delle opposizioni si è accodata anche la Flc Cgil che ha esortato il governo Meloni ad attivarsi.

Tra i dem si è aggiunta anche la senatrice Simona Malpezzi. "Ministro Valditara, puoi aiutarci a capire il servizio di Fanpage? Magari in aula. Grazie", ha scritto su X.

Gli Studenti: "Vogliamo insegnamento di qualità, Mim intervenga'

Anche le organizzazioni studentesche hanno reagito all'inchiesta di Fanpage sulle modalità di riconoscimento dei punti per l'accesso all'insegnamento, che "evidenzia come molti di questi siano concessi illegalmente e sotto pagamento. Tra gli istituti che figurano essere colpevoli di questo sistema ci sono anche alcuni che hanno sede all'interno di scuole paritarie", hanno commentato Unione Degli Studenti, Link coordinamento universitario e la Rete della Conoscenza.

Le tre organizzazioni studentesche e giovanili hanno chiesto interventi urgenti al ministero. "L'inchiesta di Fanpage dimostra uno dei numerosi lati oscuri della scuola pubblica italiana, pratiche come queste ricadono sulla qualità dell'insegnamento per noi studenti. Un ministro che vanta tanto la difesa del merito non può rimanere indifferente di fronte a una situazione del genere, ha dichiarato Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti.

"Il sistema dei concorsi per la scuola in Italia è iniquo ed inefficace, poiché non permette un reale accesso alla professione di insegnante", ha aggiunto Arianna d'Archivio, coordinatrice nazionale di Link coordinamento universitario. Il sindacato universitario osserva che questo sistema rappresenta un ostacolo importante per chi vuole svolgere la professione di insegnante. "Per questa ragione è importante che l'inchiesta di Fanpage abbia rotto questo silenzio, e continueremo a lottare per garantire un insegnamento di qualità e un diritto, come quello del lavoro, spesso calpestato", conclude d'Archivio.

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