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Inchiesta Bari, cosa sappiamo sul bancario che avrebbe spiato i conti di Giorgia Meloni e altri vip

La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta su Vincenzo Coviello, bancario 52enne di Bitonto. È accusato di aver consultato senza autorizzazione i dati di 3.572 clienti in 679 filiali del gruppo: tra questi Giorgia Meloni, la sorella Arianna, ma anche molti altri politici, sportivi, conduttori. Il 52enne avrebbe detto di aver agito solo per “curiosità”.
A cura di Luca Pons
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Un bancario di 52 anni, Vincenzo Coviello, di Bitonto ma che lavorava alla filiale di Intesa San Paolo di Bisceglie, avrebbe compiuto accessi irregolari ai dati dei conti correnti di oltre 3.500 clienti della banca tra il 21 febbraio del 2022 e il 24 aprile di quest'anno. Poi sarebbe stato scoperto, dopo la denuncia di un cliente che aveva rilevato degli accessi, e il direttore della filiale si sarebbe accorto della situazione. A seguito di un procedimento disciplinare è stato licenziato ad agosto, e la Procura di Bari ha aperto un'indagine. Il caso ha attirato l'attenzione nazionale perché tra le persone ‘spiate' ci sarebbe stata anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme a vari politici e celebrità.

L'inchiesta della Procura di Bari e i presunti accessi illegali di Vincenzo Coviello

Come nel caso delle centinaia di migliaia dei presunti accessi illegali effettuati dal finanziere Pasquale Striano, su cui indaga la Procura di Perugia, anche l'obiettivo immediato è capire se dietro la ricerca di dati ci fossero delle intenzioni ulteriori. Come riportato da Domani, Coviello si sarebbe difeso dicendo di aver agito solo per solidarietà, e agli inquirenti avrebbe detto di aver fatto "tutto da solo", senza mandanti o una regia esterna, e di non aver "mai scaricato i documenti". Insomma, almeno stando alla sua versione dei fatti, non ci sarebbe stato lo scopo di un vero e proprio dossieraggio – cioè di raccogliere informazioni private per poi poter eventualmente ricattare una persona.

Gli accessi nel complesso sarebbero stati più di seimila. L'ipotesi degli inquirenti quindi è di accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Per quanto riguarda le motivazioni, bisognerà capire se Coviello intendesse "procurare a sé o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell'interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell'interesse politico interno o internazionale, dello Stato dovevano rimanere segrete".

Chi sono le vittime "spiate" da Coviello: la lista di politici e vip coinvolti

Intanto sono emersi alcuni dei nomi delle persone coinvolte. Non solo Giorgia Meloni ma anche la sorella Arianna, i ministri Crosetto, Santanchè e Fitto (che presto dovrebbe diventare uno dei vicepresidenti della Commissione europea). Il presidente del Senato Ignazio La Russa, i presidenti di Regione Michele Emiliano e Luca Zaia, diversi magistrati, ufficiali dei carabinieri e prelati vaticani.

La lista si allunga con gli ex premier Massimo D'Alema, Matteo Renzi e Enrico Letta, Luigi Di Maio, l'ex sindaco di bari Antonio Decaro, imprenditori come i figli di Silvio Berlusconi e John e Lapo Elkann. Infine, vari nomi del mondo dello sport e dello spettacolo: da Francesco Totti a Paola Egonu, da Paolo Bonolis ad Al Bano. E anche Andrea Giambruno, giornalista ed ex compagno della presidente del Consiglio.

Le parole della premier Giorgia Meloni sull'inchiesta

Il commento della premier Meloni è arrivato con un post ironico sui social: "Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano". Per quanto, come detto, al momento non sia chiaro se si trattasse di un effettivo tentativo di dossieraggio.

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