Incendio Notre Dame, mentre brucia la cattedrale di Parigi Salvini guarda il Grande Fratello
Dopo la solidarietà espressa dai vari esponenti del governo italiano nei confronti della Francia in seguito al terribile incendio che ha colpito la cattedrale di Notre Dame di Parigi, il ministro dell’Interno Matteo Salvini torna alla sua normale vita sui social. E in un post su Instagram fa sapere di essere davanti alla tv a guardare il Grande Fratello, come già annunciato che avrebbe fatto durante il pomeriggio. “Dopo una giornata impegnativa e a tratti complicata, fra problemi, processi e soluzioni, mi concedo qualche minuto di relax… Vi abbraccio Amici”, scrive il vicepresidente del Consiglio riferendosi anche ai problemi giudiziari, in particolare alle indagini sul caso della Sea Watch che lo vedono coinvolto insieme al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al vice Luigi Di Maio e al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Il post è corredato da una foto della casa del Grande Fratello e dall’hashtag #grandefratello.
Non mancano i commenti critici sotto il post di Salvini, con molti che fanno notare al ministro dell’Interno che in quello stesso momento stavano “bruciando secoli di storia”. Il post è arrivato intorno alle 23, quando a Parigi erano ancora in corso le operazioni di spegnimento e si cercava di sapere se si sarebbe riuscito a salvare la cattedrale, in attesa di notizie più precise da parte delle autorità francesi. Sull’incendio divampato a Notre Dame, comunque, Salvini si era già espresso. Prima con un post su Twitter, una volta appresa la notizia: “Terrificante incendio alla cattedrale di #NotreDame, crollata la guglia. Un pensiero e un abbraccio al popolo di Parigi. Dall'Italia tutta la nostra vicinanza e tutto l'aiuto che potremo dare”.
Poi Salvini era tornato a parlare del drammatico incendio di Notre Dame durante una diretta Facebook, avviata intorno alle 21 per parlare soprattutto di politica interna e delle ultime vicende che lo riguardano. Secondo il vicepresidente del Consiglio “ci sarà da capire il perché” del rogo, “al di là dello stringersi al popolo parigino. Come è possibile che un monumento noto in tutto il mondo in pochi minuti non lasci traccia di sé, senza che ci fossero sistemi di protezione, spegnimento, allarme. Se ne va un pezzo di noi”, aveva affermato.