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In Veneto in arrivo nuove restrizioni, Zaia: “Per chi rifiuta ricovero servirebbero Tso e carcere”

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, annuncia l’arrivo di una nuova ordinanza con regole restrittive lunedì prossimo, dopo gli ultimi casi di diffusione del Covid tra Vicenza e Verona. Zaia, inoltre, chiede al governo di intervenire per prevedere un ricovero coatto e addirittura il carcere per le persone positive che non rispettano l’isolamento.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Veneto è pronto ad inasprire le regole e varare nuove restrizioni per evitare la diffusione del Coronavirus. Ad annunciarlo è il presidente della Regione, Luca Zaia, parlando di una nuova ordinanza in arrivo probabilmente già lunedì. Zaia spiega che la decisione nasce da assembramenti e “comportamenti sconsiderati di troppe persone: continuando di questo passo non dobbiamo porci la domanda se il virus tornerà a ottobre, perché l’abbiamo già qui. Ai comportamenti irresponsabili di qualcuno si aggiungono gli altri che abbiamo conosciuto in queste ore”.

Zaia chiede Tso e carcere per chi viola quarantena

L’ordinanza servirà a inasprire le regole, ma il problema è che la Regione ha “armi spuntate”, secondo Zaia. “Se fosse per me prevederei la carcerazione: non esiste che un positivo vada in giro a prescindere. Io penso che a livello nazionale sia necessario prendere in mano questo dossier ma è fondamentale che ci sia un ricovero coatto, deve esserci un T.s.o., non possiamo stare lì a discutere con chi non si vuole farsi curare. Cosi andiamo allo schianto”, aggiunge il presidente della Regione Veneto. Che parla anche delle sanzioni: “È ridicola una multa di mille euro in caso di fuga da isolamento fiduciario. Credo che la vita delle persone valga più di mille euro, se si va in giro a infettare una persona coscientemente ci sono dei risvolti penali”.

In Veneto indice Rt sale a 1,63%

Zaia se la prende con quei cittadini che non hanno mostrato responsabilità in quest’ultimo periodo: “Siamo in presenza di gente che sa di essere positiva, che rifiuta ricoveri e tamponi, che fa feste e va a funerali, che omettono di dire in quanti erano in auto, di contatti stretti che si lamentano perché non vogliono l'isolamento. Morale siamo al rischio elevato”. Zaia fa riferimento all’indice Rt, passato da 0,43% a 1,63%: “Se restiamo senza mascherina a fare gli assembramenti e pensiamo che i complottisti abbiano ragione stiamo preparando la culla per il neonato perché quando tornerà il virus sarà forte e qui non ce ne sarà più per nessuno”.

La situazione in Veneto e i nuovi contagi

Zaia spiega qual è attualmente la situazione in Veneto: “Abbiamo 5 positivi: 3 a Vicenza, 1 a Padova, 1 a Verona, questi casi hanno dato vita a 52 isolamenti fiduciari a Vicenza e 37 a Verona”. Da qui racconta la storia che l'ha portato a convocare una conferenza stampa oggi:

Un cittadino che torna il 25 giugno era in trasferta di lavoro in Serbia insieme ad altre due persone, lo stesso giorno comincia ad avere febbre, malessere, inappetenza etc. Il 26-27 giugno ha avuto diversi contatti in ambito lavorativo ed extralavorativo, il 28 si è recato al pronto soccorso nel Vicentino, ha fatto il tampone ed è risultato positivo. È stato trasferito a Vicenza e gli è stato proposto il ricovero che ha rifiutato, il ricovero deve essere coatto, quelli di Roma ci diano strumenti per fare i ricoveri e buttare via la chiave, ebbene ha rifiutato il ricovero, viene poi ricoverato dopo tanta insistenza il 1 luglio e attualmente è in rianimazione.

Zaia conclude: “I veneti sanno che questo punto stampa è utilizzato per dire le cose come stanno non per fare politica: se continuiamo di questo passo non chiedetemi se virus torna ad ottobre, ma lo abbiamo già qui, quando tornerà la brezza autunnale è inevitabile”.

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