video suggerito
video suggerito

In Slovacchia il governo vuole cancellare la tv pubblica: oltre 70mila cittadini scrivono all’Ue

Il governo slovacco ha approvato una legge che vorrebbe abolire l’emittente pubblica Rtvs sostituendola con una “più obiettiva” e meno critica verso l’esecutivo. In protesta, i dipendenti si sono presentati a lavoro vestiti di nero e insieme a oltre 70mila cittadini hanno lanciato un appello alla Commissione e al Parlamento Ue perché intervengano: “Vogliamo lavorare liberamente”.
A cura di Giulia Casula
58 CONDIVISIONI
Immagine

Ieri i dipendenti della radiotelevisione di servizio pubblico slovacca, Rtvs, si sono presentati a lavoro vestiti di nero per protestare contro la proposta di legge varata mercoledì dal governo guidato da Robert Fico. La norma che vorrebbe abolire l'emittente pubblica sostituendola con una nuova "più obiettiva" e meno critica nei confronti dell'esecutivo dovrà attendere il passaggio in Parlamento prima di essere definitivamente approvata.

In particolare, la legge proposta dalla ministra della Cultura Martina Šimkovičová prevede la cancellazione di Rtvs a favore di un nuovo ente STaR (Slovak Television and Radio) e la rimozione del suo direttore generale, che non sarà più nominato dal Parlamento ma da un consiglio composto da figure in parte selezionate dal governo. Se la legge dovesse ricevere il via libera del Parlamento, dove il governo Fico ha la maggioranza, l'attuale consiglio di amministrazione della rete potrebbe essere sciolto anticipatamente, prima della sua scadenza prevista per il 2027.

In diverse occasioni la maggioranza che sostiene il premier slovacco ha più volte accusato Rtvs di essere "politicamente di parte". L'opposizione sostiene invece che l'intento di Fico sia quello di "porre fine alla libertà dei media". Secondo Michal Šimečka, leader del partito Slovacchia Progressista la decisione di Fico può essere paragonata a quella di un "autocrate che deve dominare e controllare tutto". Anche il direttore generale della rete di servizio pubblico, Ľuboš Machaj, si è detto "particolarmente preoccupato per l'enorme pressione e gli interventi che potrebbero colpire tutti i campi del servizio pubblico radiofonico e televisivo. La libertà interna degli editori della Rtvs sarà messa a repentaglio".

Intanto, oltre settantamila cittadini slovacchi hanno inviato una lettera aperta alla Commissione europea e ai membri dell'Eurocamera perché monitorino la vicenda e intervengano per richiamare il governo slovacco. I firmatari, tra cui l'ong Stop Corruption Foundation e l'organizzazione internazionale Reporter senza frontiere, sostengono che la proposta "risulta in conflitto con la legge europea sulla libertà dei media recentemente adottata (European Media Freedom Act), che dovrebbe obbligare gli Stati membri dell'Unione a garantire il funzionamento indipendente dei media pubblici". Il nuovo regolamento europeo stabilisce, tra le altre cose, che la nomina dei Cda dei media pubblici avvenga in maniera non discriminatoria e che i suoi membri possano essere licenziati prima della scadenza del mandato solo nel caso in cui vengano a mancare i requisiti professionali.

Le accuse di parallelismo politico sostenute dal governo Fico, inoltre, non sarebbero supportate da alcuna prova. "La coalizione non ha ancora presentato alcuna analisi dei "pregiudizi politici" dei media pubblici", si legge nella lettera. "Al contrario, le analisi di ricerca e le valutazioni dell’organismo di regolamentazione dei media (Media Services Council) dicono l'opposto". In un video condiviso dallo staff di Rtvs, i dipendenti dell'emittente hanno avvertito che "la legge potrebbe diventare uno strumento di controllo politico per qualsiasi governo. I media liberi e indipendenti dovrebbero servire a tutti i cittadini della Repubblica slovacca, e non solo all’ambizione di potere di qualsiasi partito politico. Vogliamo continuare a lavorare liberamente”, hanno concluso.

58 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views