In piazza a Roma dopo l’assalto alla Cgil, Matteo Salvini: “Sarà una manifestazione di parte”
Una manifestazione dalla chiara connotazione antifascista, per rispondere all'unisono contro l'assalto di sabato scorso alla sede della Cgil. L'appuntamento che i sindacati si sono dati per domani a Roma arriva a una settimana di distanza dalla manifestazione contro il Green Pass sui luoghi di lavoro, culminata in scontri di cui sono resi protagonisti anche esponenti di Forza Nuova, alcuni dei quali subito arrestati. "Sarà una manifestazione di parte", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo a Radio24. Come lui, anche Giorgia Meloni si è tirata indietro, annunciando che non avrebbe preso parte alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil perché indetta durante il silenzio elettorale. Di diverso avviso, invece, il deputato di Forza Italia Elio Vito che su Twitter ha invitato i ministri azzurri Brunetta, Carfagna e Gelmini a partecipare alla manifestazione "Con le loro responsabilità istituzionali e le loro sensibilità – ha scritto – possono contribuire a riparare all'errore che sta compiendo Forza Italia ed il centrodestra".
I sindacati: Una manifestazione democratica e antifascista
A replicare a stretto giro è stato il deputato del Partito Democratico Filippo Sensi che su Twitter ha scritto: "Ha ragione Salvini. La manifestazione di domani convocata dalla Cgil è di parte. Dalla parte della Costituzione. Dalla parte della democrazia e della libertà nata antifascista, e che vuole restare tale. E ci resterà".
Ad intervenire sono stati anche gli stessi leader sindacali. Il segretario della Cisl, Luigi Sbarra ha parlato di "una manifestazione autenticamente sindacale, libera, democratica, lontana dalle sirene dei partiti e della politica", ha detto a Radio24 spiegando che "era giusto mettere in campo una risposta forte, decisa, contro l'assalto alla sede della Cgil". Democratica, ma soprattutto "antifascista", ha rimarcato dalla Uil Pierpaolo Bombardieri: "Riporteremo in piazza anche i temi del lavoro – ha fatto sapere ad Uno Mattina – Dobbiamo ridisegnare questo Paese, utilizzando le risorse del Pnrr per realizzare gli investimenti e, soprattutto, per dare ai giovani una prospettiva occupazionale e per difendere coloro che il posto di lavoro già ce l'hanno". Con lui, anche il segretario della Cgil, Maurizio Landini: "Sarà una grande piazza democratica – ha detto – che ribadisce che noi siamo una repubblica fondata sulla democrazia, che ha sconfitto il fascismo e che non ha nessuna intenzione di tornare indietro ad anni che non vogliamo vivere".
Salvini: Evitiamo contrapposizioni e isoliamo tutti i violenti
Sullo sfondo, resta il tema della richiesta di scioglimento di Forza Nuova, il movimento che si è reso protagonista dell'assalto alla sede della Cgil e di cui sono stati arrestati i leader Giuliano Castellino e Roberto Fiore. "Abbiamo chiesto al governo – ha detto Landini – che vada applicata la nostra Costituzione e in questo senso è necessario che venga fatto un decreto che sciolga quelle formazioni che si richiamano al fascismo". Dall'altra parte, invece, il leader della Lega ha esortato: "Evitiamo contrapposizioni. La mia proposta è di risolvere insieme i problemi: isoliamo i violenti, tutti i violenti di destra e sinistra". Sono parole che nascono dopo l'invito alla pacificazione rivolto al Presidente del Consiglio Mario Draghi e che rivelano anche una tregua con la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese: "Sicuramente c'è stato un problema di gestione dell'ordine pubblico – ha commentato Salvini – Ma non vengo qui a chiedere le dimissioni di tizio e di caio".