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Elezioni politiche 2018

In Parlamento i renziani in maggioranza: il 60% degli eletti Pd sono fedelissimi del segretario

Nella prossima legislatura, sia alla Camera che al Senato, il gruppo parlamentare del Pd sarà costituito per il 60% da fedelissimi di Matteo Renzi, confermando la prevedibile ipotesi uscita già quando vennero diffuse le liste dei candidati lo scorso gennaio.
A cura di Charlotte Matteini
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La prossima legislatura vedrà in parlamento un gruppo parlamentare Pd a trazione prettamente renziana. Secondo le analisi effettuate dall'agenzia di stampa Agi, come ampiamente previdebile già dal gennaio scorso, quando vennero diffuse le liste di candidati decise dalla segreteria del Partito Democratico, il gruppo parlamentare del Pd sarà formato per il 60% da eletti di ala renziana e solo il restante 40% circa attiene alle correnti di minoranza capitanate dal ministro della Giustizia Andrea Orlando e dal governatore della Regione Puglia Michele Emiliano.

Al momento gli eletti renziani del Pd sono 21 su 45 parlamentari al Senato e 51 su un totale di 82 deputati alla Camera, che diventeranno 91 dopo l'assegnazione definitiva dei seggi plurinominali. Come evidenzia Agi, "guardando ai nomi degli eletti, ci si rende conto come i renziani ‘duri e puri' siano a loro volta la maggioranza delle truppe che fanno capo al segretario dimissionario, un fattore da non trascurare nel momento in cui si dovrà decidere il da farsi sull'eventuale appoggio al prossimo governo". In sostanza, la maggioranza degli eletti che andrà a costituire il gruppo parlamentare del Pd in Senato e alla Camera molto difficilmente daranno un sostegno anche solo esterno a un governo a trazione 5 Stelle o leghista e senza l'appoggio del Pd compatto né il centrodestra né il Movimento 5 Stelle avrebbe i numeri per governare, la sola eventuale minoranza dem non basterebbe.

Renzi, seppur segretario dimissionario, controlla la maggior parte dei nuovi eletti dem e dunque facilmente controllerà anche l'andamento delle consultazioni al Quirinale per il Pd, escludendo qualsiasi appoggio a governi pentastellati o leghisti. Ma chi sono i renziani in parlamento? Una lista di nomi la riporta proprio Agi:

"Il sottosegretario con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, già franceschiniano ormai in asse con il ministro Luca Lotti; le "candidate bandiera" Carla Cantone, una vita in Cgil e fortemente voluta da Matteo Renzi per riallacciare con il mondo sindacale, e Lucia Annibali, avvocatessa sfregiata con l'acido dal suo ex compagno e voluta da Renzi per testimoniare l'impegno dell'intero partito sui diritti delle donne; c'è l'ultra renziana Rosa Maria di Giorgi che con il segretario collabora dai tempi della giunta a Firenze; ci sono i deputati uscenti, già membri della segreteria, David Ermini e Alessia Morani; c'è Anna Ascani, deputata umbra che si è guadagnata sul campo i galloni di "renziana doc" dopo essere entrata in parlamento in quota Enrico Letta; c'è poi Luciano Nobili, organizzatore dell'area Renzi a Roma già responsabile degli Under 30 che sostenevano Rutelli contro Alemanno e organizzatore della campagna elettorale di Roberto Giachetti contro Virginia Raggi. Spiccano i nomi di Filippo Sensi, già portavoce di Renzi, del coordinatore della segreteria Lorenzo Guerini, del capogruppo alla Camera e ‘padre' della legge elettorale Ettore Rosato, e di Roger De Menech, segretario del Pd Veneto. Ai renziani doc vanno poi aggiunti gli orfiniani. Lo stesso capo corrente, Matteo Orfini, è tra i più fedeli consiglieri del segretario tanto che si è parlato anche di lui come reggente del partito, ipotesi poi tramontata proprio per la sua grande vicinanza con il capo.

A fronte di questi nomi, tuttavia, in quota Renzi figurano – tra gli eletti con il maggioritario alla Camera – Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti, il cattolico Stefano Lepri, il ministro Luca Lotti, l'animatrice dei renziani a Roma Sud Patrizia Prestipino, oltre a Lia Quartapelle e al direttore di Democratica, Andrea Romano. Ben 12 esponenti ultra renziani su 21 eletti.

Secondo Agi, però, "i ministri dell'attuale governo che, con l'eccezione di Lotti e del sottosegretario Boschi, sembrano costituire un'area a sé che fa riferimento al premier Gentiloni (sostenuto dai padri nobili del Pd Walter Veltroni, Romano Prodi e dall'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano): tra questi figurano anche esponenti molto vicini a Renzi come Graziano DelrioPier Carlo Padoan e Marianna Madia. A questi si aggiunge il prodiano Serse Soverini". 

Alla Camera tra i non renziani troviamo il ministro della Giustizia Andrea Orlando, Barbara Pollastrini, Marco LacarraFrancesco BocciaUbaldo Pagano, Susanna CenniFrancesco CritelliAndrea De Maria, Andrea Giorgis, Alberto Pagani e Antonella Incerti.

Al Senato la situazione non cambia e la pattuglia renziana risulta maggioritaria e composta dal giornalista Tommaso Cerno, Stefano Collina, Dario Parrini, Mauro Laus, lo stesso Matteo Renzi, il tesoriere Pd Francesco Bonifazi, Andrea Marcucci, l'economista Tommaso Nannicini. Tra i non renziani invece si segnalano l'attuale capogruppo Pd Luigi Zanda, Monica Cirinnà, Antonio Misiani e Anna Rossomando.

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