In onda al Tg1 servizio su evento movimento giovanile Fdi, definito “non politico”. Pd: “Fa Propaganda”
Il Pd ha chiesto un'audizione in commissione di Vigilanza Rai del direttore Gian Marco Chiocci, per via di un servizio del Tg1, mandato in onda oggi, nell'edizione delle 13.30, su una manifestazione organizzata dal movimento giovanile di Fratelli d'Italia, Gioventù nazionale, a cui hanno partecipato circa 300 ragazzi.
Il servizio, raccontava dell'iniziativa che si è tenuta questa mattina al cimitero del Verano a Roma, per rendere omaggio ai Caduti, "i patrioti delle grandi guerre". "Non militanti politici", spiegano gli organizzatori secondo quanto riportato dalla cronista, "l'obiettivo è rendere omaggio a tutti gli eroi italiani", "all'insegna della riconoscenza verso chi ha dato la vita per l'Italia". Nel servizio vengono mostrati i momenti salienti della cerimonia, davanti alla tomba di Goffredo Mameli, con la bandiera Tricolore, regalata ai bambini presenti.
"Con il servizio di oggi del Tg1 su una manifestazione organizzata dal movimento Gioventù nazionale, definita non politica e elevata a evento patriottico culturale, la Rai ha toccato il fondo. Dopo gli allontanamenti selettivi di autorevoli professionisti, dopo il crollo degli ascolti, dopo la messa in mora di un serio piano di investimenti per il rilancio del servizio pubblico, siamo adesso alla bassa propaganda mascherata da servizi culturali. Il Direttore Chiocci venga a spiegare in vigilanza Rai se ha cambiato ruolo e se è diventato il portavoce dei movimenti giovanili di destra che hanno sede in via della Scrofa", denunciano i parlamentari Pd in commissione di vigilanza Rai.
"La misura è colma – hanno aggiunto – chiediamo l'immediata audizione di Chiocci". Anche Sandro Ruotolo, responsabile Informazione della segreteria nazionale del Pd, è intervenuto sul caso: "Conoscevamo il direttore del Tg Uno come cronista, anche spericolato con le fonti, ma mai ci saremmo immaginati che diventasse altro, una volta chiamato a dirigere il telegiornale più autorevole della Rai. Definire non politica una iniziativa del giovani di Fratelli d'Italia, come è accaduto nell'edizione odierna del Tg Uno è far torto alla professione di giornalista. Una cosa è la propaganda altro è il giornalismo. E il Tg Uno è diventato il megafono per eccellenza di TeleMeloni".