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Ius soli, news sulla riforma della cittadinanza

In Italia torna l’ansia sociale da insicurezza: per il 40% i migranti sono un pericolo

Dopo un sensibile calo registrato nel 2012, un recente sondaggio condotto da Demos evidenzia un nuovo aumento del senso di insicurezza nei cittadini: “Gli sbarchi e il susseguirsi di attacchi terroristici nel contesto europeo sollecitano la diffusione del clima di paura”.
A cura di Charlotte Matteini
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Operazione di salvataggio di 433 migranti al largo della costa libica
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Dopo un periodo in cui l'emergenza sicurezza sembrava essersi attenuata, sembra invece ora essere nuovamente tornata a farla da padrone. L'ultimo sondaggio condotto dall'istituto Demos per Repubblica mette in luce il ritorno della cosiddetta "paura dell'immigrato" che attanaglia gli italiani. "Si osserva un andamento oscillatorio: a cavallo del nuovo millennio, dopo una fase di rientro della preoccupazione (che scende al 33%) riparte l’ansia sociale da insicurezza. Tocca il suo culmine tra il 2007 e il 2008, quando un italiano su due (51%) condivideva questo timore", si spiega nel rapporto diffuso da Repubblica. "Si tratta di una fase nella quale il nesso tra immigrazione e sicurezza è al centro del dibattito pubblico. Alcuni episodi di violenza, con protagoniste persone straniere, ottengono grande risalto sui mezzi di informazione, pur in assenza di significative variazioni nel numero complessivo di reati. Poi la paura sembra rientrare, lentamente, fino al dato più basso rilevato: 26% a fine 2012. Passata l’emozione, suscitata dalla foto di Aylan, il bambino siriano adagiato senza vita sulla spiaggia turca, la paura riprende la sua corsa. Nelle indagini dell’ultimo anno resta stabile sul 40%. Gli sbarchi e il susseguirsi di attacchi terroristici nel contesto europeo sollecitano la diffusione del clima di paura".

Sostanzialmente, da quanto sembra emergere dal sondaggio, i media tenderebbero a dare molto più risalto agli atti criminali commessi da immigrati, contribuendo dunque ad aumentare il senso di insicurezza nei cittadini, seppur i dati ufficiali forniti dal ministero dell'Interno dimostrano invece un calo del numero di reati complessivi. Inoltre, le iniziative anti-immigrati come quelle volute e auspicate del neo-presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump, dal presidente ungherese Viktor Orban e il ritorno dei movimenti sovranisti e populisti in Europa e in Italia contribuirebbero anch'essi a legittimare la preoccupazione nei cittadini, una preoccupazione che si nutre delle continue dichiarazioni effettuate da vari esponenti politici.

Nonostante i timori suscitati da un dibattito politico molto acceso e arroventato, però dal sondaggio di Demos emerge però un altro aspetto: l'opinione pubblica, infatti, circa il 70% degli intervistati, sembra essere a favore della riforma della legge sulla cittadinanza, lo ius soli temperato e lo ius culturae, proposte di legge che al momento risultano però bloccate in parlamento da molto tempo e che potrebbero rimanere nel limbo ancora per mesi, soprattutto in caso di elezioni anticipate entro l'estate. Per quanto riguarda il contesto politico italiano, la situazione appare spaccata e frammentaria: da una parte gli elettori di Lega Nord e Forza Italia si dicono fortemente contrari a una maggiore apertura a profughi, richiedenti asilo e immigrati, mentre nell'area più a sinistra la disponibilità a una maggiore apertura è evidente e le posizioni sono diametralmente opposte e differenti rispetto al centrodestra.

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