In Italia più tardi si va in pensione, più calano le nascite: lo studio di Bankitalia spiega perché
Fare un figlio è una scelta complessa, che tiene insieme molti elementi, anche economici. E sapere che c'è almeno un nonno già pensionato, che può prendersi cura dei bambini nei casi di necessità, può spingere una coppia a prendere questa decisione. Questo è vero soprattutto nei Paesi mediterranei, tra cui l'Italia, dove c'è meno supporto pubblico per chi ci ha figli e ci si affida di più ai parenti, in modo informale.
Un working paper della Banca d'Italia ha mostrato cosa significa questo per le pensioni: più aumenta l'età pensionabile, e quindi tanto più tardi vanno in pensione i ‘nonni', meno sono le coppie che decidono di avere un figlio, e così il tasso di fertilità cala. Lo studio, firmato dall'economista Edoardo Frattola, sostiene che "la probabilità che gli individui adulti decidano di avere un figlio aumenta in modo significativo subito dopo il pensionamento di uno dei loro genitori", nei Paesi mediterranei.
In generale, in tutti i Paesi dell'Unione europea il tasso di fertilità è al di sotto della soglia di 2,1 (cioè la situazione in cui ogni donna fa, in media, almeno due figli e quindi la popolazione tende ad aumentare). In Stati come Italia e Spagna il dato è particolarmente basso, sotto a 1,3 figli per donna. Questo è il principale motivo per cui la popolazione in media invecchia, oltre all'allungamento delle prospettive di vita.
Poiché la popolazione invecchia, la spesa degli Stati per pagare le pensioni aumenta: per questo, spiega lo studio, negli ultimi trent'anni molti Paesi hanno alzato l'età minima per andare in pensione. Tuttavia, ci sarebbe una controindicazione inattesa: proprio alzare l'età pensionabile farebbe salire ancora di più l'età media Infatti, si crea un circolo vizioso: man mano che l'aspettativa di vita cresce, e l'età pensionabile avanza, ci sono sempre meno bambini, e l'invecchiamento della popolazione accelera.
Certo, all'apparenza ci sono anche degli effetti negativi quando un genitore va in pensione: ad esempio, l'assegno pensionistico può essere più basso di quello che si prendeva lavorando, e così possono diminuire i soldi da spendere per aiutare i propri figli. Che, a loro volta, sarebbero quindi scoraggiati dall'avere un bambino.
Tuttavia, con l'analisi di dati che vanno dal 2014 al 2018 per undici Paesi europei, la conclusione è chiara: nei Paesi mediterranei, dove i legami familiari sono più forti e si fa un forte affidamento sui parenti per la cura dei figli (anche a causa di carenze dello Stato), "la probabilità di avere un nipote aumenta significativamente due anni dopo l'arrivo dell'età per il pensionamento". Negli altri Stati, invece, l'effetto è "statisticamente non diverso da zero".
Lo studio suggerisce, comunque, che non necessariamente questo significhi che per aumentare il tasso di fertilità l'Italia deve ridurre l'età di pensionamento. Una possibilità sarebbe, però, quella di aumentare le risorse pubbliche dedicate alla cura dei figli.