In Italia opposizioni festeggiano per elezioni in Francia, la destra attacca: “Ora Paese è nel caos”
Le elezioni legislative in Francia hanno portato in modo inatteso a una vittoria del Nuovo fronte popolare, la coalizione di sinistra che tra i suoi leader principali ha Jean-Luc Mélenchon. Il blocco centrista Ensemble di Emmanuel Macron è arrivato secondo, e solo al terzo posto – nonostante abbia preso più voti – il Rassemblement national di Marine Le Pen. In Italia, l'inaspettato successo della sinistra ha portato le opposizioni a esultare, rilanciando l'intento di unirsi contro il governo Meloni. Al centro, Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno sottolineato la buona performance dello schieramento di Macron. Invece gli esponenti del centrodestra hanno rivendicato che la sinistra non potrà governare, perché non ha ottenuto la maggioranza assoluta.
Centrodestra italiano critica "accozzaglia" di centro e sinistra che ha sconfitto Le Pen
Matteo Salvini, unico tra i leader di partito della destra a esporsi in modo deciso, ha affermato che dopo il risultato delle elezioni c'è stata "esultanza nelle strade di comunisti e centri sociali, di filo-islamici e anti-semiti, teppisti che attaccano a sassate la polizia in diverse città, caos in Parlamento". Salvini ha condannato la "ammucchiata ‘tutti contro la Le Pen' costruita da Macron che vince le elezioni ma non ha i numeri per governare", ribadendo che il RN è rimasto "il partito ampiamente più votato, nel silenzio dei media".
Anche Tullio Ferrante, sottosegretario ai Trasporti di Forza Italia, ha criticato: "Socialisti, comunisti, ecologisti, estremisti di Mélenchon, macroniani: tutti insieme contro il nemico. Vere accozzaglie sul modello dell'unione prodiana. Alleanze contro e mai per, buone per vincere, deleterie per governare". Paolo Barelli, capogruppo di FI a Montecitorio, ha affermato che "se la destra va da sola è recepita come una destra estrema e non ha la possibilità di battere la sinistra. Questo è ciò che è accaduto in Francia".
Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, ha dichiarato: "Pur di fermare la destra di Le Pen e Bardella sono saliti tutti sulla zattera di un malinteso fronte repubblicano: liberal, comunisti, antisemiti, filoislamisti. Un frullato di idee, programmi e tradizioni antitetiche, che porta ad una maggioranza solo numerica e consegna l'Eliseo e la democrazia francese all'instabilità politica. Resta il fatto che l'unica destra che riesce a vincere in un grande Stato europeo è quella di Fratelli d'Italia, con Giorgia Meloni leader della coalizione di destra-centro". Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, ha concordato: "Il principio del ‘tutti contro uno' può servire a ‘vincere' le elezioni, ma, in mancanza di una proposta politica forte e di una alleanza programmatica, pone delle grandi difficoltà di governo e rischia di generare instabilità e paralisi dell'esecutivo".
Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli: "Uniti si batte la destra"
Nell'opposizione, Matteo Renzi ha rivendicato che "il centro riformista" è stato" decisivo in Francia come nel Regno Unito qualche giorno fa. Un segnale di speranza per la politica europea". Carlo Calenda ha considerato "ottimo aver chiuso la strada alla Le Pen. Bene la tenuta di Macron. Ma formare un governo e governare non sarà facile".
Tra gli esponenti di centrosinistra e del M5s, invece, c'è stato un maggiore entusiasmo: "I cittadini non vogliono essere governati dall'estrema destra di Le Pen e Bardella e hanno scelto l'alternativa rappresentata dal fronte progressista. I francesi hanno premiato un programma politico ambizioso e coerente con le sfide sociali del nostro tempo. Ci auguriamo che questo rappresenti la fine delle politiche neoliberiste in Francia in Europa e in Italia", ha scritto la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. Giuseppe Conte ha affermato: "La grande partecipazione del popolo francese premia la proposta popolare e progressista di chi non ha mai avuto dubbi sulla pace, sulla difesa dei diritti sociali e sulla tutela dei più fragili".
Dal Partito democratico è arrivata l'esultanza della segretaria Elly Schlein, che ha mandato un messaggio al resto dell'opposizione: "Risultato straordinario per la sinistra unita e una bella risposta di partecipazione. La destra si può battere". L'eurodeputato Sandro Ruotolo ha ribadito: "Non basta dire no alla Meloni, bisogna riempire di contenuti il campo democratico ma intanto possiamo dire che ci troviamo la Meloni a governare perché noi siamo andati divisi al voto. Bisogna costruire un programma per il campo democratico, il più inclusivo possibile che non significa però un programma annacquato". Il deputato ed ex ministro Andrea Orlando ha aggiunto: "Grazie ai francesi fermati i fascisti. La parola socialismo provoca le convulsioni solo in Italia. Eppure è la via".
In Alleanza Verdi-Sinistra, il deputato e portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli ha esultato perché "l'estrema destra è stata fermata grazie ad un fronte unito", invitando: "Adesso lavoriamo anche in Italia per l'unità delle opposizioni, per non commettere l'errore di andare divisi che ha consegnato il governo del paese a questa destra estrema". Nicola Fratoianni ha detto che il Nuovo fronte popolare è stato "capace di fermare l'estrema destra anche negli strati popolari" perché "ha proposto un programma coraggioso". Anche l'europarlamentare Ilaria Salis ha commentato: "Quando la sinistra propone senza paura ‘cose di sinistra' nutrendosi delle lotte sociali e culturali, quando ci si emancipa dalla subalternità all'ideologia del capitalismo neoliberista (il macronismo) e ci si orienta verso un orizzonte diverso, quando l'antirazzismo diventa pratica per affermare una reale uguaglianza, quando cioè ci si concentra sulle vite concrete, allora l'antifascismo può vincere".