In Italia la situazione della libertà di stampa è “problematica”, dice il Parlamento europeo
In Italia la situazione è "problematica" rispetto alla libertà di stampa. Il Parlamento europeo, utilizzando l'indice di Reporter senza frontiere, ha illustrato – tramite una serie di immagini e infografiche – la condizione della stampa nel continente. C'è anche un classifica e una divisione per colori in base al livello raggiunto. Come si è capito – già dal titolo – la situazione in Italia non è particolarmente buona. Anzi. Ci troviamo nella fascia arancione, quella dei Paesi in cui la situazione è problematica, insieme a buona parte dell'Est Europa.
Il valore assegnato da Reporter senza frontiere va da zero a cento ed è frutto di un calcolo che tiene conto di tutta una serie di fattori. L'Italia è a 68,16, dopo Romania e Slovenia. Il nostro Paese si trova nella zona arancione – quella, appunto, problematica – perché ha un valore inferiore a 70. Per capirci, gli altri Paesi in questa fascia sono Slovenia (68,54), Romania (68,46), Cipro (65,97), Polonia (65,64), Malta (61,55), Ungheria (59,80), Bulgaria (59,12) e Grecia (55,52).
I Paesi dell'Europa del Nord stravincono in questa speciale classifica: la Danimarca è prima nell'Ue con un punteggio di 90,27 e seconda nel mondo dietro alla Norvegia che non fa parte dell'Unione; la Svezia è seconda con 88,84 punti; l'Estonia è terza con 88,83 punti; la Finlandia è quarta con 88,42 punti; l'Irlanda quinta con 88,30 punti; il Portogallo sesto con 87,07 punti. Tra gli 85 punti e i 70 c'è la fascia gialla, giudicata soddisfacente – ma non positiva come quella verde – in cui si trovano tutti gli altri Paesi: dalla Germania al Belgio, passando per Francia e Spagna.
Il Parlamento europeo, per sottolineare l'importanza di questi dati, cita anche la Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, che all'articolo 11 comma uno dice: "Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera". E al comma due: "La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati".