In Italia il 46 per cento della ricchezza è in mano al 5 per cento delle famiglie più benestanti
Il 5% delle famiglie più ricche in Italia possiede il 46% della ricchezza totale netta del Paese, mentre la metà più povera si ferma all'8%. Lo ha rivelato un rapporto della Banca d'Italia, pubblicato oggi per la prima volta e che d'ora in poi sarà aggiornato e reso noto ogni tre mesi, su iniziativa della Banca centrale europea. Sono i cosiddetti conti Dwa (Distributional wealth accounts, o conti di distribuzione della ricchezza). Servono a calcolare la distribuzione della ricchezza tra le famiglie all'interno di uno Stato, e mostrano che l'Italia fa leggermente meglio della media dell'area euro. Nonostante i più benestanti abbiano quasi la metà della ricchezza totale, infatti, questo è in parte compensato dal fatto che una parte dei più è proprietaria della propria prima casa.
Come detto, nel documento si legge: "Il cinque per cento delle famiglie italiane più ricche possiede circa il 46 per cento della ricchezza netta totale". Al contrario, il 50% più povero ne ha "meno dell'otto per cento". Il dato è riferito alla fine del 2022, e il rapporto ha analizzato l'andamento di questi dati dal 2010 in poi. I principali indici di disuguaglianza sono rimasti "stabili tra il 2017 e il 2022", dopo essere "aumentati tra il 2010 e il 2016" in seguito alla crisi economica e finanziaria.
Ci sono anche dei dettagli aggiuntivi. Ad esempio per quanto riguarda il patrimonio abitativo italiano: nel 2010 circa la metà delle case erano di proprietà della classe centrale di reddito, mentre nel 2022 questo dato è diminuito al 45%. Il motivo è aumentato il numero di case che sono di proprietà del decimo di famiglie più ricche, a scapito della ‘classe media'.
Guardando al resto dell'area Euro, la Germania è il Paese con "il maggior grado di disuguaglianza". L'Italia in generale è al di sotto della media europea per quanto riguarda la disuguaglianza, perché il 5% più ricco della popolazione ha una percentuale più alta della ricchezza (il 46%, contro il 43% dell'area Euro), ma questo è compensato dal fatto che la metà più povera delle famiglie ne ha una quota più alta.
Il dato si spiega con il fatto che è più diffusa la proprietà della propria prima casa. In Germania, ad esempio, il 5% ha meno ricchezza sul totale, ma più spesso le famiglie più povere vivono in affitto. L'Italia si trova su un livello "simile a quello della Francia e superiore a quello della Spagna", sul piano della disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza.