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In Italia ci saranno tre anziani per ogni bambino nel 2050: la previsione dell’Istat

L’Istat ha diffuso le sue previsioni sull’andamento della popolazione in Italia: gli abitanti saranno sempre meno – circa 5 milioni di persone in meno entro il 2050 – e l’età media più alta. Aumenterà il numero di famiglie senza figli, e gli anziani over 65 diventeranno il triplo degli under 14.
A cura di Luca Pons
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Immagine di repertorio
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Nel 2050 in Italia ci saranno tre over 65 per ogni under 14. La stima è dell'Istat, che ha pubblicato oggi le sue previsioni sulla popolazione residente, basata sui dati del 2022. Non solo, ma i residenti in Italia saranno sempre meno, fino a diventare 45 milioni nel 2080. Così, ci saranno sempre più famiglie senza figli e famiglie composte da una sola persona.

Il quadro dell'Istat parte dal dato principale: la popolazione italiana è in calo, e anche se il tasso di fecondità (il numero medio di figli per donna) dovesse migliorare leggermente questo non cambierà. Oggi ci sono 59 milioni di persone residenti in Italia, nel 2030 saranno 58,1 milioni, nel 2050 si scenderà 54,4 milioni e infine nel 2080 a 45,8 milioni.

Si tratta di stime che ovviamente sono sempre meno certe con il passare degli anni. Ad esempio, mentre per il 2050 la previsione è piuttosto accurata (si prevede un numero tra i 52 e i 56 milioni), nel 2080 si potrebbe andare da 39 a 52 milioni di persone. Questo significa che nel migliore dei casi ci sarebbero ‘solo' sette milioni di abitanti in meno, ma nel peggiore potrebbero essere ben 20 milioni. Il calo sarà soprattutto al Sud, mentre ci si aspetta una discesa meno pesante al Centro Italia e addirittura il Nord Italia fino al 2030 potrebbe registrare un "lieve ma significativo incremento di popolazione".

C'è quindi il nodo dell'età. Già oggi in Italia l'età media è di 46,2 anni, e questo per l'Istat "fa del Paese, insieme a pochi altri esempi nel mondo (Spagna e Grecia in Europa; Corea del Sud e Giappone in Asia) uno dei casi all’attenzione mondiale per i demografi". L'Italia è "stabilmente sul podio mondiale dell'invecchiamento", e oggi il numero di persone con più di 65 anni (un abitante su quattro) è il doppio di quelli under 14.

Ma il rapporto potrebbe diventare ancora più sbilanciato. Nel 2050 "le persone di 65 anni e più potrebbero rappresentare il 34,5% del totale", quindi uno su tre, mentre i bambini fino a 14 anni potrebbero essere l'11,2% del totale. Meno di un bambino ogni tre anziani. Ci sarà sicuramente un "impatto sulle politiche di protezione sociale", che dovranno affrontare "fabbisogni per una quota crescente di anziani".

Infine, le famiglie. La previsione è che ci saranno sempre più persone che vivono sole: nel 2042 saranno circa 9,8 milioni in tutto, e rappresenteranno più di una famiglia su tre. Saranno più donne (5,6 milioni) che uomini (4,2 milioni). Per la maggior parte – circa sei su dieci – si tratterà di anziane e anziani. Allo stesso tempo, calerà la percentuale di coppie con figli (da 31% attuale al 25%) e aumenteranno quelle senza figli. Infatti, il numero medio di componenti di una famiglia scenderà dagli attuali 2,32 a 2,13. Anche nel Mezzogiorno, che di recente ha avuto tassi di fecondità più alti rispetto al resto d'Italia, il numero è destinato a calare fino ad arrivare a 2,18.

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