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In arrivo nuove lettere dell’Agenzia delle Entrate, chi le riceverà e perché su rendite e Superbonus

Il Fisco farà partire, dopo aver incrociato i dati necessari, una campagna di lettere di ‘compliance’ relative al Superbonus. Si tratta, in sostanza, di comunicazioni per avvisare che l’Agenzia delle Entrate ha rilevato una irregolarità nell’aggiornamento delle rendite catastali, che è obbligatorio per chi ha usato il Superbonus.
A cura di Luca Pons
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Il 2025 è l'anno in cui l'Agenzia delle Entrate inizia a inviare lettere (o pec) ai contribuenti che sono potenzialmente non in regola con il Superbonus edilizio. O meglio, con uno degli obblighi collegati a questo bonus: quello di aggiornare il valore catastale dell'immobile dopo aver fatto i lavori.

Gli uffici del Fisco incroceranno le informazioni a loro disposizione: da una parte le dichiarazioni di chi ha applicato il Superbonus, dall'altra le banche dati del catasto. E se c'è qualche mancanza, prima ancora di avviare eventuali sanzioni, arriverà una lettera per avvisare che qualcosa non torna, e permettere di mettersi in regola.

Chi riceverà le comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate

A permettere l'invio delle lettere sul Superbonus è una norma che il governo Meloni aveva inserito nella legge di bilancio approvata a fine 2023. L'obbligo di aggiornare il catasto è previsto perché, dopo degli interventi edilizi importanti, il valore di un immobile aumenta. E quindi non solo bisogna pagare di più per l'Imu (se si tratta di una seconda casa o un'abitazione di lusso), la Tari, le imposte di compravendita; ma aumenta anche l'Isee della persona proprietaria. Insomma, comunicare il cambiamento è utile sia per tenere il catasto aggiornato che avere dati corrispondenti alla realtà.

Come aveva specificato l'ormai ex direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini nella sua ultima relazione di fine anno, nel 2025 è prevista una "campagna di compliance" per il Superbonus. Concretamente, questo significa che i tecnici dell'Agenzia confronteranno una serie di informazioni per trovare situazioni ‘sospette'.

Da una parte, naturalmente il Fisco ha accesso a tutte le comunicazioni fatte da coloro che hanno usato il Superbonus, e che quindi hanno riscosso i relativi sconti fiscali. Gli immobili coinvolti sono stati, in tutto, poco meno di 500mila.

Dall'altra, poi, ci sono le banche dati del catasto. Se per uno degli immobili su cui sono stati fatti lavori non risulta nessun aggiornamento recente, allora c'è qualcosa che non torna. E potrebbe partire una lettera al proprietario.

Cosa fare se arriva la lettera del Fisco sul Superbonus

Come già chiarito in passato, una comunicazione di "compliance" non è uguale a una sanzione, né all'inizio di un controllo ufficiale. Chi riceve la lettera, insomma, non dovrà necessariamente pagare una multa. Si tratta di un avviso che, confrontando i dati sull'edificio in questione, è emerso che manca un aggiornamento del catasto.

Ma non è detto che i destinatari delle lettere incorrano in una punizione. È possibile dimostrare che la variazione della rendita catastale non è stata effettuata per un motivo legittimo. D'altra parte, ci sono casi specifici previsti dalla legge in cui anche dopo degli interventi edilizi non è necessario fare comunicazioni al catasto.

Va detto però che, se l'esborso per i lavori è stato alto, è probabile che l'immobile abbia fatto un ‘salto' di categoria catastale, che va sempre comunicato. In ogni caso, per avere la certezza sulla propria situazione, la cosa migliore è rivolgersi a un tecnico esperto: valutare il cambio di rendita catastale, infatti, richiede operazioni e calcoli piuttosto complessi, così come anche stabilire se sia necessario inviare un aggiornamento al catasto oppure no.

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