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In arrivo lo sciopero dei metalmeccanici, rottura nelle trattative sul rinnovo del contratto

I sindacati dei metalmeccanici Fiom, Fim-Cisl e Uilm hanno annunciato uno sciopero di 8 ore. Il motivo è la rottura con le associazioni datoriali, durante le trattative per il rinnovo del contratto collettivo 2024-2027: tra le richieste dei sindacati c’era un aumento di 280 euro al mese in tre anni. Lo sciopero si terrà nelle prossime settimane, in giorni differenti nei vari territori.
A cura di Luca Pons
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È arrivata "una rottura" nelle trattative sul rinnovo del contratto di categoria dei metalmeccanici per il periodo 2024-2027. Ad annunciarlo i sindacati Fim-Cisl, Fiom e Uilm, che insieme hanno proclamato il blocco degli straordinari, assemblee nei luoghi di lavoro e uno sciopero di 8 ore, che avverrà in date diverse in base al territorio, ma comunque entro il 15 gennaio 2025.

La rottura sarebbe stata "generata dalle associazioni imprenditoriali", hanno fatto sapere le sigle sindacali dopo un incontro con Federmeccanica-Assistal. L'obiettivo, con le contestazioni, è di "far cambiare la posizione e l'atteggiamento" delle associazioni che rappresentano le aziende. Le distanze si sono registrate su temi cnetrali, come l'aumento degli stipendi.

I sindacati chiedevano un aumento in tre anni di 280 euro al mese sui minimi per il livello medio. Al contrario, le associazioni dei datori di lavoro proponevano di estendere la durata del contratto a quattro anni e di limitare l'aumento in base all'inflazione prevista. Stando alle previsioni attuali dell'Istat (che potrebbero cambiare negli anni, ma sono comunque la base più attendibile per fare dei calcoli) si sarebbe parlato quindi di un aumento da circa 173 euro lordi al mese per il periodo 2025-2028.

Una distanza significativa, e non l'unica registrata. Michele De Palma, segretario generale della Fiom, ha parlato di una "chiara indisponibilità a discutere le nostre richieste" da parte di Federmeccanica e Assistal. Per questo, "dopo otto incontri" per discutere il rinnovo, "si rompe il confronto sindacale dichiarando il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutte le aziende metalmeccaniche". Sul proprio profilo Facebook, De Palma ha aggiunto: "Prepariamoci a resistere un minuto di più".

Il segretario di Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, ha concordato: "Federmeccanica e Assistal hanno deciso di non rispondere alle nostre richieste ma spesso hanno preso i titoli della nostra piattaforma e hanno fornito altre risposte, come se fosse una contro-piattaforma, creando un caos negoziale e ampliando le distanze anche sulle parti normative". Per la Uilm ha parlato il segretario Rocco Palombella: "L'incontro di oggi rappresenta un bivio fondamentale della trattativa del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici perché si è sancito che nulla sarà come prima", che gli incontri svolti finora "sono stati inutili e che non c’è altra strada alla mobilitazione di tutti i lavoratori".

La replica delle associazioni datoriali è stata decisa. Federmeccanica ha scritto in un comunicato: "La nostra proposta è una risposta alle richieste del sindacato, ai bisogni dei lavoratori incidendo sulle varie dimensioni della persona, alle esigenze delle imprese incidendo su fattori di competitività, ai problemi sociali che potranno incidere negativamente su persone e imprese". Ma "alla nostra proposta che riconosce benefici aggiuntivi rispetto all’adeguamento all’inflazione, con strumenti e modalità che tengono conto della grave situazione del settore, il sindacato ha risposto con l’annuncio dell’apertura di una fase conflittuale".

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