In arrivo le regole sui monopattini in città: dal casco obbligatorio al divieto di sosta selvaggia
La pandemia ha stravolto le abitudini riguardanti la mobilità di milioni di italiani e una delle conseguenze più evidenti agli occhi di tutti, almeno nelle grandi città, è il ricorso ai monopattini elettrici. Sempre più persone li utilizzano, tanto che quelli in sharing sono ben 42mila, disponibili in 30 città italiane. Considerando questo aumento esponenziale dei monopattini, il ministero ha deciso di correre ai ripari, nel tentativo di disciplinare il loro utilizzo. Al ministero delle Infrastrutture si è tenuto il primo incontro con i noleggiatori di monopattini, per avviare un lavoro comune e regolarizzare l’uso di questo mezzo di trasporto. Alla riunione hanno partecipato i vertici tecnici del ministero, i rappresentanti dell’Anci e le aziende del settore.
Le regole per i monopattini: ipotesi casco obbligatorio
La prima ipotesi di cui si discute già da tempo è quella di rendere obbligatorio l’uso del casco, come già avviene in alcune città italiane. La protezione potrebbe essere resa necessaria anche per gambe e braccia. Altra idea è quella di utilizzare controlli da remoto sui mezzi e su chi guida. Le multe potrebbero riguardare anche le aziende di noleggio, mentre per gli utenti che non rispettano le regole si può incorrere nell’interdizione temporanea dell’uso del monopattino. Al momento, comunque, si tratta solamente di ipotesi di studio. Il ministero è aperto alle proposte delle aziende, che hanno già sottolineato come sia necessario considerare vari fattori: l’esempio è quello dei limiti di velocità che nel caso in cui siano troppo bassi vengono ritenuti rischiosi perché incidono sulla capacità di stare in equilibrio.
Dal limite di velocità alla sosta sui marciapiedi
La discussione sulle regole dovrebbe riguardare i limiti di velocità, così come si ipotizza di ricorrere a un numero identificativo per ogni mezzo. In campo anche l’idea di richiedere un’età minima per condurre il monopattino che, inoltre, potrebbe essere dotato di segnalatori di direzione o, come accennato, di dispositivi per il controllo remoto della velocità. La regolamentazione non riguarda solo la questione della sicurezza su strada, ma anche il tema del decoro urbano. Il che vuol dire, di fatto, eliminare la sosta selvaggia sui marciapiedi (e non solo). Una delle opzioni allo studio è la possibilità di introdurre aree di sosta dedicate o, anche, aree ‘no parking', per esempio quelle ritenute più importanti da un punto di vista archeologico o paesaggistico.