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Imu: ora si pensa alla supertassa (da pagare a dicembre)

Una imposta unica che inglobi anche la Tares da pagare probabilmente a dicembre: ecco la nuova idea del Governo per la revisione dell’Imu.
A cura di Redazione
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Il ritornello è sempre lo stesso: il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni continua a lavorare al piano di recupero delle risorse per la revisione dell'Imu. Ma arrivare ad una definizione completa e ad una mediazione fra le diverse anime che sostengono la maggioranza del Governo Letta non sarà affatto semplice, soprattutto in questo particolare momento politico. Per ora siamo ancora nel campo delle ipotesi e della verifica delle coperture necessarie.

Resta un'opzione ovviamente l'eliminazione completa della tassa sulla prima casa, che vale 4 miliardi di euro. In questo caso Saccomanni potrebbe reperire le risorse anche inasprendo la tassazione sulle seconde, terze e quarte case (anche se il rischio è quello di deprimere ulteriormente il mercato immobiliare, già in profonda e prolungata crisi). La soluzione più accreditata al momento sembra essere quella della limitazione dell'esenzione a "particolari" situazioni reddituali e patrimoniali. A dare un quadro più preciso è Paolo Russo su La Stampa: "Una famiglia con due figli e un reddito di 36 mila euro, con una casetta di proprietà non più grande di 80 metri quadri, gravata da mutuo. Più o meno quello che equivale a 15 mila euro di reddito Isee, che per i tecnici dell’Economia potrebbe essere il nuovo spartiacque al di sotto del quale l’Imu sulla prima casa non si paga, sopra sì, ma solo se si possiede una casa di valore, tanto da pagare un’imposta superiore a 600 euro. Il livello al quale si pensa di innalzare l’attuale franchigia di 200 euro, per esentare alla fine della fiera l’85%dei proprietari. Costo dell’operazione: 2,9 miliardi di euro".

Ma, ed è questa la vera novità, il ministero starebbe pensando anche ad una rimodulazione completa dell'imposta, con un accorpamento con la Tares sui rifiuti e la formulazione di una nuova tassa sui servizi per la casa. In pratica si tratterebbe di una imposta composta per il 40% dall'imponibile in base al valore catastale, per un altro 40% dalla parte di "smaltimento rifiuti" ed il restante 20% per i servizi accessori (illuminazione e manutenzione stradale). Ovviamente, ricorda Russo, "inutile dire che un’operazione del genere richiederebbe tempo. Almeno fino a dicembre, quando si salderebbe con la nuova imposta il 2013, cancellando l’acconto Imu di settembre".

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