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Imu, no allo “sconto”: si va verso l’accorpamento con la Tares

Il Governo ancora alle prese con il nodo Imu: oggi dal tavolo tecnico un probabile nuovo rinvio. Ma serve una decisione entro la fine della prossima settimana.
A cura di Redazione
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La nuova puntata della telenovela sull'Imu andrà in onda questo pomeriggio al ministero dell'Economia, con il tavolo tecnico incaricato di compiere ulteriori verifiche e incardinare finalmente la questione su binari ben definiti. Una questione che resta di estrema urgenza anche considerando che, malgrado le dichiarazioni concilianti degli ultimi giorni dei ministri "realisti" (Zanonato su tutti), le distanze fra le diverse anime dell'esecutivo restano tutte.

L'ipotesi più accreditata resta sempre quella della supertassa (o council tax): un'unica imposta che tenga insieme Tares e Imu sul modello inglese e che sia legata ai servizi ed al valore patrimoniale dell'immobile. Tecnicamente si tratterebbe di un'imposta che andrebbe in parte a gravare non solo sui possessori dell'immobile, ma anche sugli affittuari (per quel che riguarda la parte relativa ai servizi) e che dunque dovrebbe arrivare solo dopo un lungo lavoro di revisione. Il tutto considerando la parallela (e secondo molti non più rinviabile) revisione del catasto, sulla quale qualche passo è stato fatto in sede parlamentare (tra qualche polemica, ovviamente).

Perde quota invece l'ipotesi caldeggiata dal Pd di un aumento delle detrazioni fino a 600 euro sulla prima casa. Il punto è che parte della maggioranza che sostiene il Governo Letta continua a spingere per l'abolizione totale dell'imposta sulla prima casa: operazione dal costo noto, 4 miliardi di euro. Risorse che al momento non ci sono e che Saccomanni potrebbe reperire affiancando agli annunciati tagli alla spesa pubblica altre misure di rientro. Tuttavia bisogna considerare che parallelamente resta da coprire una eventuale rinuncia all'aumento dell'Iva da ottobre: e stavolta senza nemmeno ricorrere come fatto in precedenza all'anticipo degli acconti fiscali.

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