video suggerito
video suggerito
Opinioni

Imu, Iva ed esodati: al Governo Letta la pesante eredità di Monti

Il Governo Letta nasce già come esecutivo di emergenza: dagli esodati alla cassa integrazione, passando per la riforma della legge elettorale e la revisione dell’Imu, ecco tutti i nodi da sciogliere. E con ben poche risorse, tra l’altro.
71 CONDIVISIONI
Immagine

A fiducia acquisita il Presidente del Consiglio Enrico Letta incontrerà subito i suoi nuovi collaboratori per fare il punto sull'agenda di Governo. Mai come in questo caso, infatti, il nuovo esecutivo sembra nascere già con il sigillo dell'emergenza. Il Paese attende risposte immediate, certo, ma soprattutto restano da chiudere alcune voragini lasciate aperte dalla controversa reggenza dei tecnici guidati da Mario Monti. E per di più, in un quadro complessivo decisamente preoccupante. Come ricorda Cramer sul Giornale, infatti: "La premessa è che non ci sono soldi. già è complesso far delle scelte quando le casse sono piene, figurarsi quando il piatto piange".

Le questioni aperte sono tante e complesse, dunque. A partire dalla cancellazione / revisione dell'Imu, sulla quale si gioca una partita importante, forse già decisiva. Per questo motivo il ministro dell'Economia Saccomanni sembra intenzionato a presentare fin dal primo Consiglio dei ministri il suo piano: una sorta di compromesso fra le richieste del Pdl (cancellazione per il 2013 e restituzione della tassa pagata nel 2012), la prudenza del Pd (revisione complessiva dell'imposta con attenzione ai ceti meno abbienti) e le deliberazioni del precedente Governo. L'idea di Saccomanni, riportata da Sensini sul Corsera è quella di accogliere in buona parte la proposta del Pd: "Eliminare la tassa per chi paga fino a 4 – 500 euro e, di fatto, per oltre i tre quarti dei contribuenti [..] come prima tappa di un processo di una graduale eliminazione dell'imposta".

Fra qualche settimana, poi, saranno esauriti i fondi per la cassa integrazione, a causa della "programmazione sciagurata del Governo Monti" (tanto per citare fonti della Cgil). Servono oltre 2 miliardi, per garantire il futuro a breve termine di almeno 400mila lavoratori e per evitare il riesplodere della protesta sindacale e un'accelerazione della conflittualità sociale. Discorso simile per la questione esodati, altro clamoroso buco dell'esecutivo tecnico: anche qui si tratta di trovare risorse per 230mila lavoratori, da mesi ormai in un limbo paradossale. Altro ragionamento è invece quello che investe i previsti aumenti dell'Iva e della Tares. A luglio infatti scatterà l'aumento dell'1% che vale circa 2 miliardi per il solo 2013: da più parti se ne chiede la cancellazione, ma senza chiarire in che modo reperire tali risorse (il piano ipotizzato da Silvio Berlusconi in campagna elettorale appare decisamente troppo vago). È per questi motivi (oltre che per sostenere la spesa corrente, che resta su livelli molto elevati) che si pensa concretamente ad una terza spending review, magari "accompagnata dal riordino delle agevolazioni e delle detrazioni fiscali".

Resta poi aperto il capitolo delle riforme politico – istituzionali. Letta ha anticipato in questi giorni la volontà di procedere a tappe forzate, ma appare evidente che in alcuni casi (riforme costituzionali) si tratta di processi decisamente lunghi e complessi, che richiedono ampie riflessioni anche considerando la "indeterminata vaghezza" del cammino tracciato nel documento dei saggi. È questo il caso del dimezzamento dei parlamentari e del superamento del bicameralismo perfetto (mentre si discuterà molto anche del Presidenzialismo). Discorso in parte diverso per la riduzione dei costi della politica, affidata alla spending review, a specifiche iniziative dei Presidenti di Camera e Senato e alla riflessione delle commissioni parlamentari. Un capitolo particolarmente dedicato è quello della revisione della legge elettorale: in questo caso a mancare è l'accordo fra le parti, con posizioni che restano distanti e difficilmente conciliabili. E che si arrivi in fretta alla cancellazione del Porcellum è tutt'altro che scontato.

71 CONDIVISIONI
Immagine
A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views