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Imu, il Governo precisa: “Niente stangata sulle seconde case”

Con una nota stampa, il Governo smentisce le indiscrezioni su un inasprimento della tassazione su seconde e terze case.
A cura di Redazione
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Subito dopo l'annuncio del decreto con il quale il Governo annunciava di aver abolito l'Imu sulla prima casa, si erano moltiplicate le analisi ed i commenti sulla possibilità che a coprire il vuoto lasciato dalla tassa sarebbero stati nuovi introiti provenienti da una maggiore tassazione delle seconde e terze case. Stando alle considerazioni comuni a molti analisti, infatti, a pesare in maniera determinante sarebbe stato il "ritorno della cosiddetta Irpef fondiaria sulle abitazioni non locate, che comporterebbe un aggravio per il contribuente perché il 50% della rendita catastale originaria dell’immobile, rivalutata del 5%, verrebbe considerata alla stregua di reddito del contribuente e assoggettato alle relative imposte".

Una lettura contestata dall'esecutivo che, nelle more del lavoro che i tecnici stanno ancora facendo sulla ridefinizione complessiva dell'imposta, fa sapere la linea ufficiale tramite uno scarno comunicato: "Palazzo Chigi smentisce le indiscrezioni su nuove ipotesi di tassazione sulle seconde case, per coprire il provvedimento sull’Imu, riportate su alcuni giornali stamane. Tali indiscrezioni evidentemente si riferiscono a bozze circolate nei giorni scorsi e che non faranno parte del provvedimento che sarà in Gazzetta Ufficiale".

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