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Imu, Brunetta attacca: “Magari qualcuno ha chiesto un aiutino al Fmi”

Aria di tensione nella maggioranza di Governo dopo il giudizio sull’Imu del Fondo Monetario Internazionale. Brunetta insinua: “Magari qualcuno, all’interno del ministero dell’Economia ha chiesto un aiutino…”
A cura di Redazione
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Era tutto sommato prevedibile che non sarebbe rimasta senza risposte più o meno polemiche la valutazione del Fondo Monetario Internazionale sulla necessità che l'Italia conservi una misura di tassazione degli immobili come l'Imu. A farsi carico di "rispondere" all'organismo guidato da Christine Lagarde è ovviamente l'ala dura del Popolo della Libertà, che fin dai primi giorni dalla nascita del Governo Letta ha fatto della cancellazione dell'Imu uno dei suoi cavalli di battaglia (assieme alla eliminazione dell'aumento dell'Iva). Ma soprattutto, quella stessa ala che da settimane ha ingaggiato un evro e proprio braccio di ferro con il ministro Saccomanni, considerato in maniera più o meno esplicita "l'ispiratore" della riflessione del Fmi.

A lasciarlo intendere è Renato Brunetta, capogruppo a Montecitorio: "Voglio fare un cattivo pensiero: magari qualcuno, all'interno del ministero dell'Economia ha chiesto un aiutino al Fondo Monetario Internazionale: dicci questo, piuttosto che quest'altro per ragioni di politica interna. Invito il Fondo Monetario Internazionale che ha anche tanti problemi interni a non fare più battutacce sull'Italia". Ancora più diretto invece Maurizio Gasparri: "Quelli del Fmi mostrano di avere per l'Italia la stessa considerazione che ha per le donne il suo ex capo Strauss Kahn. Non subiremo violenze da questi incapaci gestori delle finanze mondiali, che stanno guidando l'Occidente verso il disastro. Si diano una maggiore credibilità prima di parlare e comunque è nostro dovere rispondere per le rime. Anche all'Ocse, che deve giustificare la sua esistenza invece di dire a noi che politiche fiscali adottare".

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