Imu alla Chiesa e nuovo ecobonus: così il M5s vuole cambiare la legge di bilancio
Qualche giorno fa il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri aveva detto che sulla manovra economica sarebbero state necessarie delle modifiche. Per questo il ministro auspicava un intervento del Parlamento per migliorare alcune misure. E al Senato oggi è stata una pioggia di emendamenti, oltre 400 da parte del Movimento Cinque Stelle. Luigi Di Maio stamattina, accogliendo l'invito di Giuseppe Conte che chiedeva di abbassare le tasse, aveva detto: "Questo pomeriggio riunirò i ministri del M5S e faremo delle proposte per l'abbassamento delle tasse partendo dal taglio degli sprechi".
Le proposte per modificare la plastic tax
Le proposte arrivate dalla maggioranza per modificare la plastic tax sono varie e portano soprattuto la firma dei pentastellati. Si parte dall'idea di escludere dalla nuova plastic tax i prodotti monouso in plastica biodegradabile o quelli che contengono almeno il 25% o il 50% di plastica riciclata. Si chiede anche di esentare tutti i dispositivi sanitari monouso, non solo le siringhe (di cui già era prevista l'esenzione) e di ridurre al 5% l'imposizione sulla cancelleria di plastica (come le penne). Non solo, le proposte continuano e spunta l'idea di un'Iva agevolata per prodotti alimentari biologici venduti in imballaggi di carta o compostabili. Ma anche la proposta di ridurre l'aliquota Iva sui kit di pannolini lavabili per l'infanzia.
Un emendamento, collegato al tema di ridurre l'inquinamento della plastica, chiede l'introduzione del vuoto a rendere non solo per il vetro ma anche per i contenitori di plastica per acqua e bibite, saponi, detersivi, shampoo, e anche per le lattine. Non solo, spunta anche una detrazione fino a 1000 euro per chi installa a casa i filtri per l'acqua (e 5mila per chi li mette in bar e ristoranti), un ecobonus per alberghi e strutture ricettive eco-sostenibilì e un programma "Mangiaplastica" con incentivi ai Comuni che installano ecocompattatori.
Far pagare l'Imu alla Chiesa e alle associazioni religiose
I pentastellati tornano sull'idea di far pagare l'Imu alla Chiesa. Nell'emendamento presentato dal 5 Stelle Elio Lannutti si legge: "Sono tenuti a pagare l'Imposta municipale propria (IMU), nei modi e nei termini stabiliti dalla legge per quell'immobile e tutti gli altri a esso collegati, tutti gli edifici o i complessi architettonici della Chiesa cattolica, di congregazioni religiose che fanno capo alla religione cattolica o di associazioni o società legate alla religione cattolica al cui interno ci sono edifici totalmente o in parte adibiti: a ristorazione a pagamento, a caffetteria a pagamento o a hotelleria a pagamento; all'erogazione di servizi ospedalieri o sanitari a pagamento in percentuale pari o superiore al 30% rispetto al fatturato complessivo dell'azienda".
Inoltre l'emendamento in questione prevede maggiori controlli sugli edifici della Chiesa: "Tutte le associazioni o società legate alla religione cattolica -si legge – il cui fatturato è pari o superiore a 100.000 euro annui sono tenute a farsi convalidare i propri bilanci da un certificatore esterno individuati tra i professionisti del settore.