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Impresentabili, Bindi: “Indignata sono io, che Pd è diventato questo?”

“Lo hanno candidato loro De Luca e sapevano chi era…”, così la presidente della Commissione Antimafia Rosi Bindi risponde alle accuse che le sono piovute addosso a causa della lista dei cosiddetti impresentabili.
A cura di Susanna Picone
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Si dice indignata Rosi Bindi, duramente attaccata ieri da gran parte del Partito Democratico a causa della lista dei cosiddetti impresentabili stilata dalla commissione Antimafia. Una lista che, com’è noto, contiene il nome di 16 persone tra cui quello di Vincenzo De Luca, il candidato del Pd in corsa per la presidenza della Regione Campania.  Dagli atti trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno risulta che pende un giudizio a carico di De Luca in un procedimento del 2002 per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con “condotta in corso” e altri reati come abuso d'ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere. “Indignati? Indignata sono io, io…Lo hanno candidato loro De Luca e sapevano chi era…, sta succedendo una roba fuori dal mondo, ma che Pd è diventato questo?”, così la Bindi, in un colloquio con Repubblica, risponde alle accuse che le sono piovute addosso. Si dice indignata “che qualcuno voglia con queste accuse senza fondamento delegittimare il lavoro di una istituzione”. “E la mia storia parla da sola. Non conosco l'uso a scopi personali o di parte delle istituzioni. Non mi appartiene e credo che lo sappiano tutti. Giudicheranno gli italiani chi usa le istituzioni per fini politici, ma certamente non sono io”, ha detto ancora.

De Luca e Renzi contro la Bindi – A suo dire di Vincenzo De Luca tutti sapevano tutto, “è stato candidato con la totale conoscenza e consapevolezza della sua situazione”. Per queste ragioni Rosi Bindi ha ribadito di non avere intenzione di replicare “e abbassarmi a interloquire ad accuse assurde”. Ieri, tra i primi a commentare il suo nome nella lista degli impresentabili è stato proprio il candidato Pd per la Campania che ha affermato di essere intenzionato a denunciare Bindi per diffamazione. Il premier Renzi, da parte sua, ha manifestato il suo disappunto perché la vicenda dell’antimafia sarebbe stata usata per una discussione interna al partito.

Bindi: “Legge mi affida un compito di informare” – Rosi Bindi ha difeso anche la scelta della commissione di rendere nota la lista degli impresentabili nell’ultimo giorno di campagna elettorale, a poche ore dunque dal voto per le elezioni regionali 2015. “Meglio dell'ultimo giorno, potrei dire. La verità è che tutti hanno fatto campagna liberamente e se la legge mi affida un compito di informare sulle qualità dei cittadini, quando avrei dovuto farlo? Dopo?”, ha spiegato. Infine, la presidente della commissione Antimafia ha negato che, dopo quanto accaduto ieri, sia più vicina la sua uscita dal Pd: “E perché mai? Non si possono confondere partito e istituzioni”.

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