Entrerà in vigore il 9 dicembre uno dei provvedimenti più discussi e controversi del Governo Berlusconi IV. Si tratta dell'esame di italiano obbligatorio per gli immigrati che intendono chiedere il permesso di soggiorno, misura che, come ricorda l'Unità, è contenuta nel decreto del 4 giugno 2010 e porta la firma del Ministro dell'Interno Roberto Maroni e del Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini (in queste ore al centro della protesta degli studenti, che puntano il dito contro la sua "Riforma epocale" dell'Università). Nella giornata di ieri è infatti arrivata la comunicazione della messa a punto del software di base per gestire le richieste ed organizzare le prove da parte del "Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno".
Nella sostanza si tratterà di un test da svolgere su un supporto informatico (o anche per iscritto ma solo su richiesta), che prevede la comprensione di brevi testi, di frasi ed espressioni di uso frequente e una soglia di sbarramento all'80% delle risposte. Dunque, lo straniero prima di presentare la domanda per il permesso di soggiorno dovrà, a partire dal 9 dicembre, prenotare sul sito testitaliano.interno.it il "test" ed attendere entro 60 giorni la convocazioneda parte della Prefettura. Solo a seguito del superamento del test, potrà presentare la domanda alla Questura ed ottenere il permesso di soggiorno, ovviamente se non vi sono ostacoli di altra natura.
Si tratta come dicevamo di un provvedimento destinato a far discutere ancora, anche e soprattutto in considerazione delle prevedibili difficoltà iniziali di un progetto estremamente ambizioso e complesso. Del resto la prospettiva di vincolare l'ottenimento del permesso di soggiorno all'integrazione linguistica e culturale è da sempre materia di dibattito fra i diversi schieramenti politici e tema di scontro con le organizzazioni sindacali e di assistenza territoriale.