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Ilaria Salis dalla detenzione all'elezione in Europa

Ilaria Salis racconta perché si candida in una lettera: “Porto avanti battaglia in difesa dei diritti”

Il padre di Ilaria Salis, in conferenza stampa a Montecitorio, ha presentato una lettera scritta dalla figlia in cui la donna spiega perché ha deciso di candidarsi alle elezioni europee con Alleanza Verdi e Sinistra. “Ho deciso di accettare la candidatura per portare l’attenzione che mi avete mostrato anche ad altre persone nella mia stessa situazione”.
A cura di Annalisa Girardi
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Ilaria Salis ha deciso di candidarsi alle elezioni europee per portare avanti la battaglia in difesa dei diritti fondamentali. È lei stessa a spiegarlo, in una lettera presentata dal padre durante una conferenza stampa alla Camera insieme ai leader dell'Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. "Io ho avuto la fortuna di non essere dimenticata ma situazioni di ingiustizia simili sono all'ordine del giorno di diversi paesi d'Europa. Per questo, dopo notti insonni e settimane di riflessioni ho deciso di accettare la candidatura alle elezioni europee per portare l'attenzione che mi avete mostrato anche ad altre persone che si trovano nella mia stessa situazione e trasformare questa mia sfortunata vicenda in qualcosa di costruttivo nella tutela dei diritti fondamentali".

La donna –detenuta in un carcere ungherese dal febbraio 2023, dopo essere stata arrestata con l'accusa di aver partecipato all'aggressione di alcuni neonazisti – ha iniziato la lettera ringraziando  "con tutto il cuore le persone che in Italia mi hanno supportato in questi lunghi mesi senza rimanere indifferenti di fronte alla sconvolgente storia di cui sono mio malgrado protagonista da più di un anno". Per poi proseguire: "I sorrisi che ho trovato ad accogliermi alle udienze mi hanno scaldato il cuore, mi hanno dato grande forza e soprattutto la consapevolezza di non essere sola. Sono immensamente grata per quello che si sta facendo per me e soprattutto perché un paese come l'Italia si è mobilitato per ciò che mi sta accadendo. Mi avete dato grande forza e soprattutto la consapevolezza di non essere sola in questa storia che purtroppo è ancora ben lontana da un epilogo".

Salis sa di avere davanti mesi, forse anni, prima che si concluda il processo. Il suo obiettivo, con la candidatura, non è sottrarvisi ma affrontarlo con la sicurezza che i suoi diritti fondamentali vengano rispettati: "Davanti a me mesi, forse anni ancora in questo buco nero in attesa della conclusione del processo, l'unica certezza in questo momento è la richiesta della procura: undici anni di carcere duro. Non è mia intenzione sottrarmi al procedimento in cui sono imputata, ma difendermi nel processo nel rispetto dei diritti fondamentali, dei principi di proporzionalità e della presunzione di innocenza. So di non essere un caso unico ma eccezionale".

Durante la conferenza a Montecitorio, suo padre – Roberto Salis – ha sottolineato: "Mia figlia fa questa battaglia anche per la libertà, c'è chiaramente una componente emotiva che in altre campagne elettorali non è presente". Sul perché la figlia abbia deciso di candidarsi proprio con Avs, ha aggiunto: "Ognuno fa le scelte che ritiene opportune, ci sono dei partiti più grandi che hanno dato disponibilità e li ringrazio per questo. Non c'è un noi, c'è Ilaria che ha preso una sua decisione autonomamente sulla base delle sue convinzioni politiche. Ci sono stati 11 mesi di silenzio totale, tombale in cui non è accaduto nulla, poi arriva un momento in cui se non funziona un sistema, bisogna trovare un'alternativa".

Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, da parte sua ha detto: "La candidatura di Ilaria Salis è una candidatura di carattere costituzionale, perché parla della costituzione materiale e formale dell'Europa che vorremmo. Abbiamo deciso di fare un atto concreto: noi ci impegneremo affinché sia eletta e affinché questa elezione contribuisca a chiudere il ciclo infernale in cui è finita, oltre che a disegnare una Europa costituzionale in cui i diritti fondamentali non siano più calpestati".

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