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Ilaria Salis dalla detenzione all'elezione in Europa

Ilaria Salis, la scritta shock sulla vetrina del negozio: “Io non posso entrare”

Un cartello shock è stato esposto a Pordenone nella vetrina di un negozio: si tratta della foto dell’eurodeputata di Avs Ilaria Salis, con la scritta ‘Io non posso entrare’.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un cartello carico di odio nei confronti della parlamentare europea di Avs Ilaria Salis è comparso sulla vetrina di un negozio a Pordenone, gestito dal consigliere comunale Gianni Sartor. Il cartello ritrae l'eurodeputata, rientrata in Italia il 15 giugno scorso dopo essere stata per oltre un anno in carcere a Budapest, e contiene la scritta ben leggibile: "Io non posso entrare".

L'immagine sta facendo il giro dei social, scatenando reazioni contrapposte. Secondo quanto scrive il Messaggero, l'autore del gesto, consigliere comunale d'opposizione a Zoppola – che sul suo profilo Facebook si definisce "Libero pensatore di centrodestra, ironico, imprenditore, consigliere comunale, non vaccinato" – ha rivendicato la provocazione, e dopo le polemiche che si sono scatenate per la sua decisione di esporre l'immagine, ha dichiarato: "Lo so, la fotografia sta diventando popolare. Ma io non la rinnego. Ne avevo fatta una simile anche nei confronti di Mario Draghi".

Secondo quanto riporta PordenoneToday, l'immagine è apparsa in un esercizio commerciale in centro a Pordenone, in via Rovereto, nel negozio Friûl Phone di Sartor. Un dettaglio inquietante che è stato notato dagli utenti è la presenza sotto al manifesto che ritrae Salis – accusata in Ungheria di aver partecipato all'aggressione nei confronti di due neonazisti – di un altro cartello che invece dà il benvenuto nell'esercizio commerciale ai cani.

"È sconvolgente la scritta esposta in un negozio di Pordenone contro Ilaria Salis di cui dà notizia il Gazzettino. Chiedo alle autorità cittadine di attivarsi per rimuoverla, spero ci siano sanzioni contro questo commerciante che non può non sapere che sta facendo un gesto minaccioso che espone una europarlamentare che si batte per i diritti sociali come quello alla casa a gravi pericoli", ha commentato Luana Zanella, capogruppo di AVS alla Camera, commentando la notizia.

Nelle stesse ore in cui l'immagine del negozio di Pordenone diventava virale sui social, un nuovo attacco all'europarlamentare è arrivato dal ministro Matteo Salvini, che ha messo a paragone il processo Open Arms in cui è imputato (e rischia 6 anni di carcere) con la vicenda giudiziaria di Salis: "Da una parte una signora che occupava case in Italia e che è stata detenuta in Ungheria per oltre 15 mesi con l'accusa di violenza e lesioni aggravate. Dall'altra un ministro dell'Interno che ha fatto il proprio dovere onorando il mandato elettorale ricevuto dagli italiani nel rispetto della legge: bloccare gli sbarchi, combattere gli scafisti e abbattere il numero di morti in mare. Sapete com'è finita? La prima è stata premiata con l'elezione al Parlamento europeo, il secondo rischia di essere condannato a 6 anni di carcere. Grazie del vostro sostegno, non si molla", si legge nel post.

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