Ricercare elementi di novità nell'ennesimo videomessaggio di Silvio Berlusconi è operazione tanto ardua quanto infruttuosa. Per quanto ci si sforzi, infatti, appare davvero difficile rintracciare "qualcosa di nuovo" rispetto non solo alle anticipazioni della vigilia o alle indiscrezioni degli ultimi giorni, ma anche rispetto agli interventi degli ultimi anni. Non che fosse lecito attendersi altro, sia chiaro, ma a sfuggire è proprio il senso di un intervento di questo tipo. Non c'è traccia di giudizi sul Governo Letta, nessuna indicazioni sulle sue prossime mosse, nessuna autocritica, nessun indirizzo per i suoi ministri. Nemmeno un accenno ai passaggi parlamentari o al rapporto con le prossime "scadenze" (servizi sociali, finestra elettorale, ricalcolo della pena accessoria). Niente neanche sul fronte del Governo, a parte le interpretazioni del "non detto". Insomma, sedici minuti in un'altra dimensione. Per un discorso che sostanzialmente è riassumibile in questi punti (a voler essere generosi), declinati così dal Cavaliere:
1 – Ritorna Forza Italia. (Anche se il Cavaliere non dice né come, né quando, né con quali prospettive / novità, ndr).
2 – Sono innocente (50 processi, 41 assoluzioni, eccetera).
3 – Contro di me c'è accanimento giudiziario ventennale orchestrato da magistratura comunista / socialista e diretto dalla sinistra.
4 – La sentenza Cir è la testimonianza dell'aggressione al patrimonio della mia famiglia.
5 – Non posso evitare la decadenza per vie politiche. Dunque, sostanzialmente non c'è molto da dire, se non che continuerò a fare politica anche fuori dal Parlamento (come non si capisce, visto che dai domiciliari o dai servizi sociali non è certo possibile…).
6 – Non mi dimetto (anche perché non cambierebbe nulla a livello di tempi, dunque meglio che ad assumersi la responsabilità di escludermi dal Parlamento siano altri).
7 – Il Governo va avanti.
