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Il vescovo di Sanremo che si scandalizza per Achille Lauro però non vede il migrante morto

Il vescovo Antonio Suetta parla di “indecoroso scempio” perché Achille Lauro si è versato sulla testa dell’acqua, ma non vede il migrante morto ieri fulminato.
A cura di Saverio Tommasi
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Ehi, vescovo Antonio Suetta, ho letto quello che ha scritto. È serio?
Cioè seriamente lei parla di "indecoroso scempio" perché Achille Lauro si è versato sulla testa dell'acqua contenuta in una conchiglia?
Veramente la sua idea di religione è un'idea proprietaria?
Mi faccia capire: lei ha forse il marchio sull'acqua colata in testa dalle conchiglie, riceve delle royalties? Le sciupa forse il brand, se un cantante italiano si autobattezza – cioè nasce pubblicamente a nuova vita – all'interno di una scenografia di una canzone durante il festival di Sanremo?

Il battesimo, al limite, è un gesto il cui copyright appartiene ai sacerdoti egiziani della dea Iside, che lo praticavano già ai Faraoni, anche se non credo che la dea Iside abbia rinnovato la licenza Siae, e dunque oggi il battesimo è libero. Tra l'altro è uno di quei sacramenti che può essere amministrato anche da un laico, perciò – per ipotesi – se domani si scoprisse che lei signor Suetta non è battezzato, Achille Lauro potrebbe battezzarla. Buffo, vero?
Più realisticamente: quella di Achille Lauro era una metafora, non aveva la pretesa di essere segnato sui registri parrocchiali. Si metta l'animo in pace.

Lei Antonio Suetta è vescovo di Ventimiglia – Sanremo. E lei lo sa: Ventimiglia è "la porta occidentale d'Italia", a 7 km dal confine francese, l'ultimo stallo per centinaia di migranti.
Con la chiusura del campo Roja a Ventimiglia, gestito dalla Croce Rossa, l'inferno è diventato ancora più inferno. Un tempo aveva chiesto anche lei un rinvio della chiusura, per non sbattere le persone al freddo. Ecco: da allora tutto è solo peggiorato. Ieri, solo per ricordarle l'ultima tragedia, a Ventimiglia un migrante è rimasto folgorato dai fili dell'alta tensione mentre era nascosto sul tetto della carrozza di un treno diretto in Francia. È morto esattamente nello stesso orario in cui lei si scandalizzava per una canzone del Festival di Sanremo. Per questo oggi, leggendola, mi sono chiesto: ma lei è serio? Oppure è il marionettista di un grande esperimento sociale per capire se siamo babbei o umani?

Perché le sue frasi verso Achille Lauro – "penosa esibizione, un raglio d’asino che non sale al cielo. Il servizio pubblico non dovrebbe permettere questo" – non le mutua verso il comportamento dell'Europa, a partire dall'Italia, nei confronti dei migranti?

Vescovo Antonio Suetta di Ventimiglia – Sanremo, le do un altro spunto per un suo comunicato: ieri sono morti di freddo anche 12 migranti al confine tra Turchia e Grecia. Qualcuno – Ankara accusa le guardie di frontiera di Atene – a tre di loro aveva poco prima sottratto vestiti e scarpe. E così loro sono morti di ipotermia cercando di passare il confine estremo verso l'Europa, mentre lei rifletteva su cosa scandalizzarsi.

E alla fine ha scelto Achille Lauro.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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