Il Veneto di Zaia ora vuole un suo inno regionale da suonare a tutte le cerimonie pubbliche
La Regione Veneto vuole un suo proprio inno. In Consiglio regionale sta per arrivare una proposta di legge, che ha appena ricevuto il via libera in commissione Cultura, per dotare il Veneto di un "inno regionale" da suonare a tutte le cerimonie pubbliche. La melodia deve ancora essere scelta: si dovrà selezionare tra "motivi già esistenti" o "di nuova ideazione". La proposta, che arriva dal capogruppo della Liga Veneta, Giuseppe Pan, e dal presidente dell'intergruppo leghista Alberto Villanova, ha innescato alcune polemiche: hanno votato contro i membri dell'opposizione, Partito democratico e Veneto che vogliamo, mentre si sono astenuti quelli di Fratelli d'Italia, parte della maggioranza.
"Oggi in commissione ho votato contro al progetto di legge del consigliere Pan che vuole introdurre l’inno Regionale del Popolo Veneto. Un progetto di legge che è un evidente messaggio politico e che guarda a quell’autonomia profondamente sbagliata che vuole Zaia e che sta discutendo il governo. Un’autonomia che non fa altro che aumentare le disuguaglianze tra le Regioni e territori", ha commentato a Fanpage.it la consigliera di opposizione Elena Ostanel. Per poi aggiungere: "Non bastasse questo, da vicepresidente della commissione Cultura mi chiedo se discutere di un Inno per la Regione sia la priorità oggi, in Veneto che, lo sappiamo tutti, investe solo 3,5 euro ad abitante in cultura. Un progetto di legge che non serve a rispondere ai bisogni dei veneti, mentre io penso ci siano altre priorità su cui si deve lavorare con urgenza".
Secondo la proposta toccherebbe alla Giunta regionale individuare testo e musica dell'inno, così come tutte le ricorrenze in cui eseguirlo, nel rispetto del cerimoniale di Stato per l'inno nazionale della Repubblica. In Regione sembrerebbe esserci l'intenzione di istituire un'apposita commissione per la scelta del brano. Per il consigliere regionale della Lega, Marzio Favero, "l'idea di dotare il Veneto di un inno rappresenta un contributo all'affermazione di una idea universalistica di società e di Stato, da condividere e da sostenere, anche con un modesto sostegno economico". Non è d'accordo la consigliera dem Vanessa Camani, che sarà correlatrice di minoranza e che ha già annunciato degli emendamenti delle opposizioni.