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Il veliero Alex è stato dissequestrato. Mediterranea: “Presto di nuovo in mare a salvare vite”

“Anche la Alex & Co, sequestrata per 7 mesi dopo avere salvato dal mare e dagli aguzzini libici 59 persone tra cui 4 neonati, 11 minori e 4 donne incinte, viene finalmente liberata. Come è stato per Mare Jonio, il Tribunale di Palermo ha riconosciuto che quel sequestro era illegittimo e ha fatto quello che l’attuale governo aveva scelto di non fare”: così la Ong Mediterranea Saving Humans ha annunciato che, dopo la Mare Jonio, anche il suo veliero Alex è stato dissequestrato.
A cura di Annalisa Girardi
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Il veliero Alex, della Ong Mediterranea Saving Humans, tornerà in mare dopo 7 mesi sotto sequestro. Lo annuncia attraverso un comunicato proprio l'organizzazione umanitaria: "Anche la Alex & Co, sequestrata per 7 mesi dopo avere salvato dal mare e dagli aguzzini libici 59 persone tra cui 4 neonati, 11 minori e 4 donne incinte, viene finalmente liberata. Come è stato per Mare Jonio, il Tribunale di Palermo ha riconosciuto che quel sequestro era illegittimo e ha fatto quello che l’attuale governo aveva scelto di non fare".

Gli attivisti hanno ricordato che la barca a vela era stata posta sotto sequestro amministrativo "per odio e volontà politica dell’allora Ministro dell’interno" dopo aver passato due giorni bloccata fuori dal porto di Lampedusa. Quarantotto ore in cui il veliero risultava sovraffollato e le condizioni igienico-sanitarie a bordo erano definite drammatiche. Nella nota si sottolinea che era stato possibile sequestrare l'imbarcazione a causa di "un decreto, poi diventato legge, che andrebbe solo sequestrato.  Il veliero Alex era stato posto sotto sequestro lo scorso 7 luglio 2019, dopo aver salvato 54 persone in mare ed essersi diretto verso Lampedusa, il porto più vicino. La barca a vela era rimasta in mare per oltre due giorni, finché il capitano non era stato costretto a dichiarare lo stato di necessità. Infatti i rifornimenti d'acqua erano terminati e i servizi igienici ormai inservibili.

Alessandro Sciurba, presidente di Mediterranea Saving Humans, ha dichiarato: "Oggi un altro pezzetto di giustizia è stato riconquistato, così come avvenuto con l’archiviazione delle accuse per i nostri capomissione e Comandante Casarini e Marrone e il pronunciamento della Cassazione per Carola Rackete. Ma quel decreto, così come l’accordo con la Libia che condanna alla tortura decine di migliaia di persone, rimane in vigore, mentre il Mediterraneo resta cimitero, deserto di umanità, e luogo di violenza e violazioni gravissime". La Ong si prepara quindi a salpare di nuovo, ora che le imbarcazioni Alex e Mare Jonio non sono più sotto sequestro: "Tornerà prestissimo a navigare in quel mare a proteggere come è possibile, ancora una volta, la vita e la dignità di chi è costretto ad attraversarlo, con il sostegno di migliaia di persone che si sono attivate nella raccolta fondi lanciata qualche settimana fa".

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