Il testo dell’ordine del giorno in Senato per chiedere al governo di sciogliere Forza Nuova
Nel giorno della discussione delle mozioni che chiedono al governo di sciogliere Forza Nuova e altri movimenti e partiti neofascisti, a dieci giorni dalla manifestazione di Roma e dall'assalto alla Cgil, in Senato è stato presentato anche un ordine del giorno unitario, firmato dagli stessi firmatari delle singole mozioni, i senatori Parrini (Pd), De Petris (Leu), Nencini (Psi-Iv) e Lomuti (M5s). Nel testo, che pubblichiamo integralmente, si impegna il governo Draghi a sciogliere – sostanzialmente – Forza Nuova e anche "tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista".
Di seguito il testo completo:
Il Senato,
premesso che:
nella giornata del 9 ottobre 2021, in pieno centro a Roma, si è svolta una manifestazione contro l'estensione dell'obbligo del green pass alla generalità dei lavoratori, che è sfociata in una serie di episodi di inusitata violenza e vandalismo culminati con la devastazione della sede della CGIL, nonché di un intero reparto del Policlinico Umberto I;
le violenze e le intimidazioni del 9 ottobre configurano un intollerabile attacco a valori e principi costituzionali e non possono essere in alcun modo accettate come modus operandi per esprimere la propria libertà di pensiero e, anzi, devono essere fermamente condannate;
tale attacco squadrista, oltre a meritare la condanna delle forze politiche, impone un aumento del livello di guardia da parte delle istituzioni circa i provvedimenti necessari ad evitare il ripetersi di situazioni simili;
simili fatti connotati da violenza, oltre a riportare a momenti bui e drammatici della storia del nostro Paese, rappresentano un gravissimo e inaccettabile attacco alla democrazia;
premesso inoltre che:
la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista;
l'articolo 1 della legge 20 giugno 1952, n. 645, dispone che: "Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista";
l'articolo 3 prevede che "Qualora con sentenza risulti accertata la riorganizzazione del disciolto partito fascista, il Ministro per l'interno, sentito il Consiglio dei Ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni dell'associazione, del movimento o del gruppo. Nei casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo, sempre che ricorra taluna delle ipotesi previste nell'articolo 1, adotta il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge ai sensi del secondo comma dell'articolo 77 della Costituzione";
impegna il Governo:
a valutare le modalità per dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente, adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista, artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana.