Il testamento di Berlusconi, cosa si deciderà oggi all’assemblea di Fininvest con tutti i figli
I mercati aspettano con attenzione l'apertura del testamento di Silvio Berlusconi. Oggi è il giorno dell'annunciata assemblea di Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi: la società si riunisce nel pomeriggio per approvare il bilancio e per rinnovare il consiglio di amministrazione nel segno della continuità, mentre si attende che il notaio Arrigo Roveda convochi gli eredi per l'apertura del testamento che contiene le ultime volontà di Silvio Berlusconi, che scioglierà i nodi sulla divisione del patrimonio di circa 6 miliardi di euro
L'assemblea, che si tiene in via Paleocapa, è la prima dalla scomparsa del leader e fondatore di Forza Italia: alla riunione saranno presenti tutti i figli, i due maggiori Marina e Pier Silvio, nati dal primo matrimonio con Carla Elvira Dall'Oglio, e Luigi, Barbara ed Eleonora, figli di Berlusconi e Veronica Lario, pseudonimo di Miriam Bartolini.
Cosa si deciderà oggi all'assemblea di Fininvest
Come si diceva, la parola chiave è "continuità", come hanno fino ad ora ribadito anche i due figli maggiori, Marina e Pier Silvio, rispettivamente parlando di Mondadori e Mfe. Secondo le indiscrezioni dovrebbe essere confermata la linea espressa nella nota diffusa dalla società il 12 giugno scorso, giorno della morte del leader di Fi: "La sua forza creativa, il suo genio imprenditoriale, la costante correttezza dei comportamenti e la straordinaria umanità sono sempre stati patrimonio inalienabile della società, come delle aziende del gruppo. E tale patrimonio resterà alla base di tutte le nostre attività, che proseguiranno in una linea di assoluta continuità sotto ogni aspetto".
Ieri intanto i figli minori di Berlusconi, Barbara, Eleonora e Luigi si sono incontrati, via zoom, per l'assemblea di H14 Spa, la società costituita il 12 settembre dell'anno scorso, come risultato della scissione proporzionale della Holding Italiana Quattordicesima. La società è presieduta da Luigi Berlusconi, e detiene poco più del 21% della Fininvest, oltre a figurare tra i soci di quella Bending Spoon alla quale il governo ha affidato l'incarico di realizzare il design e lo sviluppo di Immuni, l'applicazione ufficiale di tracciamento dei contatti per il Covid 19. Nessuna notizia è trapelata dalla riunione, tranne il fatto che i tre saranno anche presenti oggi all'assemblea di Fininvest.
Tra i temi che verranno affrontati, come anticipato sopra, oltre all'approvazione del bilancio 2022 anche il rinnovo del cda, attualmente presieduto da Marina Berlusconi e composto da Danilo Pellegrino (ad), Pier Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi, Luigi Berlusconi, Ernesto Mauri Salvatore Sciascia e Adriano Galliani. Nella lista manca il nome di Niccolò Ghedini, storico avvocato personale del Cav, morto lo scorso anno che, secondo alcune indiscrezioni, non verrà sostituito.
Con Fininvest la famiglia Berlusconi controlla anche il 50% di Mfe-MediaforEurope (nuova Mediaset) il Teatro Manzoni, il Monza Calcio e le società immobliari. Come scrive la Stampa, dovrebbe essere confermata presidente Marina Berlusconi, con un posto nel board per i fratelli, a cominciare da Pier Silvio, numero uno di Mfe, e poi Luigi e Barbara, ma non Eleonora, che non si è mai occupata in modo diretto degli affari di famiglia.
Per quanto riguarda le quote di proprietà dell'ex leader di Forza Italia, saranno rappresentate da Giuseppe Spinelli, l'81enne ragioniere personale di Silvio Berlusconi. Anche in questo caso a prevalere dovrebbe essere la totale continuità con il passato e non dovrebbero esserci colpi di scena.
Quando si aprirà il testamento di Berlusconi
Una data ufficiale ancora non c'è. Si era parlato di lunedì 26 giugno, un giorno sufficientemente lontano dalla celebrazione del funerale al Duomo di Milano ma abbastanza vicino all'assemblea di Fininvest. Ma pare che intoppi burocratici abbiano rallentato la pratica. Risulterebbero ancora documenti mancanti e inventari e perizie da completare, per stilare una lista precisa di tutto il patrimonio di Berlusconi, che comprende liquidità, imbarcazioni di lusso, opere d'arte e un cospicuo patrimonio immobiliare da 6-700 milioni, con diverse ville sparse per l'Italia, tra cui la celebre Villa Certosa in Sardegna.
Gli occhi della comunità finanziaria sono tutti puntati su quel 61,21% di Fininvest da spartire e si è ormai fatta strada la convinzione che il Cavaliere abbia messo le cose in ordine per evitare una guerra tra i fratelli e mantenere una continuità nell'assetto azionario.
È verosimile che la convocazione da parte del notaio non arrivi prima dell'inizio della prossima settimana. Secondo indiscrezioni lunedì potrebbe essere il giorno giusto, alla vigilia dell'atteso appuntamento annuale con la presentazione dei palinsesti Mediaset. Un appuntamento dedicato alla televisione ma che si trasforma nell'occasione per Pier Silvio di indicare l'orizzonte per la società.
Un nuovo nome tra gli eredi e la possibile quota a Marta Fascina
Il Fatto Quotidiano ha raccontato che ci sarebbe un altro beneficiario dell'eredità, oltre ai figli che sono gli eredi legittimi. Sarebbe Marco Di Nunzio, imprenditore torinese in favore del quale (ma il giornale stesso non gli attribuisce troppo credito, ndr) Berlusconi avrebbe sottoscritto un'integrazione di testamento in cui apparirebbe anche un 2% di Fininvest. Resta da capire anche quale sarà la quota riservata a Marta Fascina, compagna di Silvio Berlusconi, ma non moglie per legge: a lei dovrebbe andare una quota di 100 milioni di euro e l'usufrutto della villa di Arcore, dove già risiede.