Il test di ingresso a Medicina cambia dal 2023: fino a quattro tentativi per accedere
Novità sul test di ingresso alla facoltà di Medicina. Non ci saranno più le domande di cultura generale, o comunque saranno fortemente ridimensionate, e si potranno fare fino a quattro tentativi per provare ad accedere al corso di studi.
Le novità sono state anticipate al Corriere della Sera dalla ministra dell'Università Maria Cristina Messa, che tre mesi fa ha chiesto l'attivazione di una commissione di professori universitari, per studiare le proposte di modifica. Martedì alla Camera è previsto il voto della risoluzione che farà da cornice alla riforma, quindi la ministra firmerà il decreto ministeriale che cambierà il sistema.
Dal 2023 ci sarà sempre il numero programmato, ma "non sarà più un quiz, bensì un vero e proprio percorso, che può cominciare già al quarto anno delle scuole superiori, con corsi online gratuiti preparati dalle università e prove di autovalutazione. E il test si potrà ripetere più volte per poter poi usare il punteggio migliore", ha spiegato la ministra.
"Il test di settembre 2022 sarà ancora molto simile a quello degli anni scorsi. Sarà in presenza e cartaceo, ma con alcuni aggiustamenti – spiega -. Sarà fortemente ridimensionata la parte delle domande di cultura generale, restano quelle di ragionamento logico e il resto sarà disciplinare". In pratica il test dovrebbe essere diviso in due parti: domande di ragionamento logico e numerico, e discipline umanistiche, e poi un blocco di domande di fisica, chimica, biologia e matemastica.
"Dal prossimo maggio gli atenei forniranno materiale online per le esercitazioni che potrà essere scaricato gratuitamente dagli studenti per prepararsi. E ad agosto ci saranno veri e propri corsi di preparazione, sempre online e gratuiti, curati dalle università". Chi vuole "potrà fare anche un test di autovalutazione, il cui risultato resterà soltanto a disposizione dello studente stesso".
Poi dal 2023 dovrebbe cambiare tutto: "Non ci sarà più la giornata da incubo del concorsone. Ogni candidato fa un suo percorso che lo porta a sostenere un esame Tolc, si chiamerà Tolc-medicina. Lo si potrà fare più volte all'anno – io direi due ma sono aperta a discuterne – a partire dal quarto anno delle superiori. Poi, nella data che il ministero stabilirà, ognuno inserisce il risultato migliore nella piattaforma e si formerà la graduatoria nazionale".
Tutto "sarà controllato: questo sistema funziona già così in molte università straniere e italiane". In questi ultimi anni i posti disponibili "sono aumentati moltissimo: siamo passati da poco più di novemila ai 14.500 dello scorso anno. I posti disponibili per il prossimo anno accademico li sapremo, penso, a fine marzo, dipende dal fabbisogno".