Il taglio delle accise sulla benzina “non serve”, da domani c’è il cartello dei prezzi medi del governo
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Ma quale taglio delle accise, da domani arriva il cartello dei prezzi medi ai distributori di benzina. E con quello il governo Meloni conta di risolvere il problema. D'altronde il piano è scattato all'inizio dell'anno, con l'aumento dei prezzi dei carburanti e la grande polemica scoppiata intorno all'esecutivo. All'epoca Meloni e i suoi ministri scelsero di non rinnovare lo sconto sul prezzo della benzina, salvo poi prendersela con i distributori. Nelle settimane successive il governo varò un decreto ad hoc, scatenando l'ira della categoria e portandola allo sciopero, su cui poi c'è stato un parziale passo indietro.
La soluzione scelta all'epoca fu proprio questa: per contenere il costo dei carburanti alle pompe di benzina, ogni distributore deve essere obbligato a esporre un cartello con i prezzi medi nazionali accanto a quello praticato. C'è stata una lunga discussione in merito, visto che la categoria ha sempre inteso la decisione come un tentativo di scaricare sui distributori l'aumento dei costi, dandogli – più o meno indirettamente – degli speculatori. Per il governo è sempre stata una grande "operazione trasparenza". Ora ci siamo, visto che la misura, per quanto incredibile, dopo settimane di discussione è sparita completamente dai radar per poi rispuntare ora. Il primo agosto, infatti, entrerà in vigore: da domani tutti i benzinai saranno obbligati a esporre il famoso cartello.
"Da domani scatta il cartellone con i prezzi medi dei carburanti – ha detto il ministro Urso in conferenza stampa – Ciascun cittadino può verificare quando va a fare rifornimento di benzina se viene sottoposto a un prezzo superioriore al prezzo medio che è inferiore a 2 euro". E ha aggiunto: "Eventualmente notassero picchi davvero anomali, i consumatori possono denunciarli, sul sito del ministero o alla Guardia di finanza". Sono giorni caldissimi, di nuovo, per i prezzi della benzina di nuovo in forte aumento: "Con questa ulteriore operazione trasparenza, pensiamo di mantenere il prezzo al di sotto dei livelli internazionali".
Al ministro è stato chiesto perché il governo non avesse deciso, anche in questa occasione, di tagliare le accise sui carburanti. Tra l'altro promessa elettorale di Fratelli d'Italia, partito di Meloni e dello stesso Urso. "Le risorse pubbliche devono andare laddove c'è davvero un'emergenza – ha sottolineato il ministro – non è questo il caso oggi". L'emergenza è rappresentata dall'inflazione, perciò il governo sta preparando un "patto" con un "paniere calmierato di beni a largo consumo", alimentari e non, per dare "il colpo decisivo".