Il summit per la lotta al cambiamento climatico nel Mediterraneo, Sassoli: “Serve azione immediata”
Contrastare in modo efficace il cambiamento climatico nel Mediterraneo. L'obiettivo sul tavolo dell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo (UpM) è quello di trovare risposte alla sfida climatica nella regione, dalle sponde settentrionali dei Paesi europei a quelle meridionali del Nord Africa. Dopo gli obiettivi messi nero su bianco al G20 e alla Cop26, "tutti i governi partner dell'Unione per il Mediterraneo devono aumentare le proprie ambizioni" per trasformare "gli impegni in politiche concrete". Una sessione, quella che continuerà tra oggi e domani, che al suo termine vedrà la presidenza di turno passare ufficialmente dal Parlamento europeo al Marocco.
Ad aprire il primo giorno del summit è stato proprio il presidente dell'Europarlamento, David Sassoli, che ha chiesto azioni "immediate ed efficaci" che devono essere sostenute da "risorse finanziarie adeguate per questa colossale sfida". Sassoli ha spiegato che nel corso del mandato, il Parlamento europeo si era dato due fondamentali priorità: "La prima, politica, consisteva nel rafforzare il ruolo di scrutinio e la partecipazione dei parlamenti degli Stati membri dell’Unione per il Mediterraneo nell’importante dibattito relativo al cambiamento climatico e al drammatico impatto che questo sta avendo nella nostra regione. Il cambiamento climatico, per lungo tempo sottostimato e trascurato, è diventato ora il centro del dibattito politico come dimostrato dalla eccezionale partecipazione alla recente conferenza sul clima di Glasgow, il cui risultato, per quanto apprezzabile, è stato a mio avviso inferiore alle aspettative".
E ancora: "Credo che sia evidente a tutti che il tempo della negazione, il tempo degli indugi, il tempo delle resistenze al cambiamento di uno stile di vita che si sta rivelando insostenibile per il pianeta, siano dietro di noi". Sassoli ha quindi sottolineato come "nessuno si può esimere perché nessuno è al riparo dal cambiamento climatico, specialmente nella regione mediterranea così bella e carica di storia ma così fragile".
Sassoli ha quindi concluso: "L’altra priorità della presidenza del Parlamento europeo della nostra Assemblea euro-mediterranea consisteva nel rafforzare il ruolo dei parlamenti nazionali e la loro necessaria funzione di scrutinio e di indirizzo al lavoro dei governi nazionali e della Commissione europea. Durante la presidenza europea dell’Assemblea è stato possibile gettare le basi di un segretariato permanente che spero inizierà le proprie attività nei prossimi mesi. È importante che il nuovo segretariato possa assicurare la continuità dei nostri lavori, permettere una gestione più opportuna dei fondi disponibili e una politica di comunicazione più moderna e efficiente".