Il sottosegretario Sileri dice che il bollettino Covid non cambia, ma i dati vanno spiegati meglio
Il bollettino giornaliero sul Covid non cambia. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Sileri: "Il bollettino rimane, al momento non cambia nulla, è come vanno presentati i dati che fa la differenza e qui devono aiutarci la comunicazione e i media", ha spiegato intervenendo a ""Radio anch'io" su Rai Radio1.
Nel bollettino sui contagi giornalieri da Covid-19 il numero "più importante è quello delle persone che vanno a finire in terapia intensiva", ha ribadito a RaiNews24. "Il bollettino e i numeri continueranno a essere dati, ma l'ideale – viene richiesto a viva voce da molti – è che quei numeri siano spiegati meglio", ha detto il sottosegretario.
"Il primo numero, cioè, che deve essere dato quotidianamente e che è sicuramente più importante è il numero di coloro che vanno a finire in terapia intensiva: l'ideale è scorporare e far capire chi è che va in terapia intensiva. L'età, se sono vaccinati o meno, la presenza di co-morbidità? Dare cioè quella chiarezza espositiva che possa spiegare meglio i numeri a una popolazione che altrimenti si trova ogni giorno numeri che diamo noi e vengono poi riportati dai giornali. Quando ti trovi 200.000 contagi il primo pensiero – ed è il pensiero di chiunque – è se i vaccini funzionano o meno. Se il virus corre così allora siamo al punto di partenza: invece spiegare che quei numeri sono positivi con, nella stragrande maggioranza, nessun sintomo. Sono positivi scoperti con un tampone, spesso si tratta di persone asintomatiche che hanno fatto un tampone e scoprono di essere positive nonostante il vaccino. Direi che con la variante Omicron nel tempo sarà irrilevante".
"In merito invece ai colori delle Regioni", ha aggiunto Sileri, "voglio fare un attimo chiarezza. Su questo c'è una discussione aperta ed è chiaro che una revisione è auspicabile, ma attenzione: non una revisione dei colori, perché quei colori sono quelli che ci hanno traghettato verso la fine della pandemia che stiamo vedendo proprio forse grazie alla Omicron. Direi che sono i parametri che portano ai colori, ma la divisione a mio avviso rimane fondamentale. Valutare però discriminando chi entra in ospedale e quindi" modificare "i parametri, non i colori".
La lista dei negozi in cui non servirà il Green Pass
È "quasi pronta" la lista delle attività e dei negozi in cui non sarà previsto il Green pass. Il nuovo Dpcm che la contiene "arriverà tra oggi e domani", ha detto ancora il sottosegretario alla Salute, ai microfoni di ‘Radio anch'io'. "È stata stilata una lista di dove non sarà richiesto" il certificato verde, che sarà obbligatorio dal 1 febbraio per molte attività commerciali: Non verrà richiesto sicuramente nei supermercati, nelle farmacie e nelle edicole. "Tutto partirà dal primo febbraio. La lista verrà non solo resa nota ma sarà spiegata la bontà di quello che stiamo facendo, per convincere le persone ancora indecise" a vaccinarsi, ha sottolineato.
Il membro del governo ha ricordato, comunque, che è il vaccino a consentirci di vivere in sicurezza: "Vi sembra normale – ha detto – che dopo due anni di pandemia, 140mila morti ci sia ancora chi non è convinto della necessità e della bontà del vaccino. E che addirittura osteggia una regola imposta per mettere in sicurezza un Paese che ancora vede un certo numero di ricoveri e morti al giorno?".
L'autotesting per entrare e uscire dall'isolamento
Domani in Emilia-Romagna sarà operativa la piattaforma per l'autotesting con tampone rapido antigenico, che consentirà di effettuare i tamponi a casa per entrare o uscire dall'isolamento in caso di positività. "Possibile che il sistema di test di autocontrollo possa essere il futuro, ma andrei cauto con questo", ha commentato Sileri, che non esclude che in futuro il sistema potrebbe essere adottato a livello nazionale ma pone l'accento su alcuni rischi. "Il test è tempo dipendente, operatore dipendente e anche virus dipendente, quindi occorre fare attenzione al margine di negatività dei test a casa", ha detto il sottosegretario parlando della possibilità di falsi negativi. Per Sileri, inoltre, "circolando al momento anche la variante Delta", occorre essere cauti.
Per Sileri i positivi asintomatici devono votare per il Quirinale
Per quanto riguarda invece le votazioni per il Quirinale – i 1009 grandi elettori saranno chiamati a eleggere il prossimo Presidente della Repubblica – secondo Sileri deve essere data anche ai positivi la possibilità di votare: "Sicuramente i positivi dovrebbero avere il diritto di poter votare. È chiaro che esiste la malattia, ma qui ci troviamo davanti a una positività senza malattia, dove non c'è malattia ma semplice positività una soluzione può essere trovata".