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News su migranti e sbarchi in Italia

Il sottosegretario leghista torna alle origini della propaganda: “Tutta l’Africa in Italia non ci sta”

Nicola Molteni, sottosegretario leghista agli Interni, ha detto in un’intervista che “tutta l’Africa in Italia non ci sta”, e che “l’immigrazione va governata, non subita”.
A cura di Luca Pons
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"Tutta l'Africa in Italia non ci sta. L'immigrazione non va subita, va governata". Nicola Molteni, leghista e sottosegretario agli Interni durante il primo governo Conte, il governo Draghi e l'attuale governo Meloni, si è espresso così in un'intervista al Quotidiano nazionale sul tema dell'altissimo numero di persone migranti arrivate in Italia quest'anno. Aggiungendo, poi, che comunque "si tratta di persone che hanno diritti e tutele".

Un ritorno alla retorica dell'invasione e del ‘non possiamo ospitarli tutti', che è stata ampiamente diffusa per anni e che negli ultimi mesi il governo ha in parte abbandonato – perlomeno in modo così esplicito – preferendo un velo di silenzio sul tema dei migranti. Molteni ha detto che "bisogna rendersi conto che quello italiano non può essere un confine nazionale ma europeo", chiedendo che "su questo ci sia un cambio di passo col prossimo governo comunitario", che nascerà dopo le elezioni del 2024.

Anche perché, nel frattempo, l'azione del governo italiano non ha dato grandi frutti. Il sistema di accoglienza è in crisi con Comuni disorientati, norme complicate e risorse insufficienti, mentre il numero di sbarchi continua a salire.

A settembre arriverà un "nuovo decreto Sicurezza", ha annunciato Molteni, ma si concentrerà soprattutto sulle espulsioni: "Primo: velocizzare le norme per il rimpatrio di soggetti pericolosi e violenti con un alto profilo criminale. Secondo: rafforzare e aumentare i Cpr sui territori". In più, potrebbe esserci un cambiamento nell'accoglienza dei minori non accompagnati, oggi regolata dalla legge Zampa del 2017: "L’affidamento alle famiglie funziona male. C’è inoltre la questione chiave dell’accertamento dell’età. Vale sempre la minore età dichiarata e tutti si dicono minorenni".

Finora il governo Meloni è intervenuto anche con un decreto flussi con numeri più alti degli anni precedenti: "450 mila persone in tre anni, 2023-25. La sinistra non ha mai fatto un decreto per i flussi legali come noi". Questo perché "l'approccio è duri coi clandestini e i trafficanti di esseri umani, valorizzazione della sicurezza e la legalità dell'immigrazione di qualità, utile e formata", per Molteni.

La responsabilità maggiore è comunque quella dell'Unione europea, secondo il sottosegretario: "Per Bruxelles Lampedusa è un confine italiano. In tutti questi anni l’Italia è stata lasciata sola dall’Europa. C'è stata una grande responsabilità italiana senza la solidarietà europea". E così si torna al fatto che "tutta l'Africa in Italia non ci sta": "L’immigrazione incontrollata diventa foriera di sfruttamento, precarizzazione e dumping sociale. Per questo occorre controllarla e governarla, contrastando quella clandestina e valorizzando quella di qualità, utile e formata".

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