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Il sottosegretario Delmastro dice che l’anarchico Cospito è un “influencer della sinistra”

Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia imputato per rivelazione del segreto d’ufficio perché avrebbe diffuso relazioni carcerarie segretate, è tornato a parlare del caso di Alfredo Cospito. L’anarchico, ha detto, è diventato un “influencer della sinistra”. E sul proprio processo: “Rivendo ciò che ho fatto, è legittimo”.
A cura di Luca Pons
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Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove è tornato a parlare del caso di Alfredo Cospito, anarchico detenuto in regime di 41 bis. Delmastro ha definito Cospito un "influencer della sinistra, a cui vanno come se fosse la Mecca". Il sottosegretario attualmente è imputato per rivelazione di segreto d'ufficio (il processo partirà il 12 marzo) perché avrebbe consegnato al suo compagno di partito e coinquilino Giovanni Donzelli dei documenti riservati su Cospito, in particolare i verbali di alcune sue conversazioni in carcere.

Donzelli aveva rivelato queste conversazioni in Parlamento, attaccando i parlamentari del Pd che erano andati a trovare Cospito in carcere (da cui il commento sulla "Mecca" da parte di Delmastro). Il sottosegretario, intervenuto a un evento di Fratelli d'Italia ad Aosta, ha chiarito che non intende dare le dimissioni e ha commentato gli attacchi che gli sono stati rivolti nelle ultime settimane: "L'Italia è quel Paese strano dove quando sei indagato o imputato sei un mostro, sbattuto sui giornali, ti possono portare in cella senza passare dal via, senza che tu sappia neanche perché. Poi quando finalmente diventi condannato ti si aprono le porte di quel sinistro perdonismo, per cui lo stesso Cospito diventa l'influencer della sinistra, a cui vanno come se fosse la Mecca".

Parlando degli atti che ha divulgato e del processo che inizierà tra pochi mesi, Delmastro ha dichiarato: "Io rivendico tutto ciò che ho fatto in questo anno da sottosegretario alla Giustizia". Poi ha fatto un riassunto sbrigativo delle conversazioni tra i parlamentari dem che visitarono Cospito in carcere e l'anarchico stesso: "Questa nazione è strana no, c'è qualcuno che va da Cospito come se fosse un influencer. Cospito dice: ‘Per parlare con me devi parlare con i camorristi, ok?'. [I parlamentari del Pd] vanno a parlare con i camorristi, poi possono finalmente tornare da Cospito, parlano con Cospito, si offendono perché io lo racconto".

Considerando che tutti i parlamentari hanno il diritto di visitare le persone detenute in carcere, Delmastro ha aggiunto: "È legittimo quello che hanno fatto. Ma è altrettanto legittimo che io lo racconti. E soprattutto io non mi offendo mai se uno racconta quello che ho detto e ho fatto. Semmai mi offendo se trasfigurano il mio pensiero".

Il sottosegretario ha anche commentato le recenti dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sulla magistratura. Crosetto ha parlato di "opposizione giudiziaria" nei confronti del governo Meloni, e la presidente del Consiglio pochi giorni dopo ha ribadito che una parte della magistratura contrasta il suo esecutivo. Delmastro ha confermato la stessa linea con parole diverse: "Fra le cose che ha detto Crosetto, è chiaro il fatto che vi è un segmento, non l'intera magistratura, di magistrati organizzati che hanno una precisa visione politica del mondo, e che a volte quella precisa visione politica del mondo influisce sulle loro scelte giuridico-professionali".

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